Roma-Shakthar: Tabellino e Highlights – La Roma debutta negli ottavi di finale di Europa League affrontando lo Shakthar Donetsk dell’ex compagno e amico di Paulo Fonseca Luis Castro. I giallorossi sono chiamati a una prova importante contro una squadra che quest’anno ai gironi di Champions League ha comunque fatto meglio dell’Inter di Antonio Conte. Arrivati terzi nel girone, gli ucraini si sono ritrovati nella seconda competizione europea, competizione che lo scorso anno era sfuggita perdendo in semifinale proprio contro i nerazzurri. La Roma fino a questo momento ha fatto molto bene in Europa, prima superando agevolmente il girone, poi regolando con una doppia vittoria i portoghesi del Braga. I giallorossi confermano il buono stato di forma, riuscendo a fronteggiare alla pari l’altissimo baricentro dei brasiliani allenati da Castro. La partita non ha ritmi molto elevati, anche se la Roma riesce bene a fare il suo gioco, ma con pazienza studia i meccanismi difensivi della squadra ospite, con una manovra più o meno avvolgente grazie agli esterni Spinazzola e Karsdorp. Pau Lopez rischia poco, mentre gli ucraini fanno girare palla troppo lentamente, senza riuscire ad anticipare i difensori di casa, soprattutto con un atteggiamento troppo compassato delle punte. Mkhitaryan gioca come unica punta al posto di Dzeko e Mayoral, entrambi in panchina in questa circostanza, mentre Pedro e Pellegrini provano maggiormente a giocare tra le linee dello Shakthar per provare ad aprirsi qualche spazio utile ad andare al gol. Sulle ripartenze degli ucraini i difensori giallorossi riescono invece a intervenire bene in anticipo. Al 23′ il primo affondo di Mkhitaryan e compagni sorprende la difesa ucraina, perché con i tempi giusti Pedro riesce a servire in velocità Pellegrini in linea con la retroguardia ospite, che con un semplice movimento verso l’esterno e un tocco di esterno riesce ad anticipare l’intervento in uscita di Trubin. Il capitano porta così in vantaggio la squadra di casa concretizzando una bellissima azione degli uomini di Fonseca. Al 27′ una dinamica simile vedrà protagonista Pau Lopez invece, con il portiere dei giallorossi abile nel neutralizzare una percussione avversaria chiudendo completamente lo specchio della porta e respingendo il tiro. Per il resto della prima frazione di gioco la Roma continuerà a gestire e a fare bene possesso palla, avvicinandosi anche al raddoppio. Le uniche notizie negative per i padroni di casa vengono dalla condizione fisica dei romanisti, perché prima Mancini con un’improvvisa fitta muscolare, poi Mkhitaryan per un problema al polpaccio, rischiano di non essere al meglio, per quanto solo l’armeno sia poi costretto a farsi sostituire per l’impossibilità di continuare a giocare. Dentro quindi Borja Mayoral al suo posto al 35′, con l’attaccante spagnolo che andrà a coprire la sua posizione naturale e consueta di prima punta. Non ci sono altre particolari azioni degne di nota fino all’intervallo, con le squadre che rientrano negli spogliatoi sul risultato di 1-0.
Le formazioni rientrano in campo senza che ci siano ulteriori cambi, con i giocatori dello Shakthar che salutano il loro vecchio allenatore Fonseca al rientro sul campo di gioco. Il piglio dello Shakthar nel secondo tempo è molto più propositivo, infatti Pau Lopez è subito costretto a un intervento per negare il gol agli avversari, con Villar che non era riuscito a intercettare un passaggio filtrante degli ucraini facile da leggere. La Roma prova a rialzare il baricentro, ma su un contropiede dei ragazzi di Castro rischia di nuovo di subire il pareggio. La difesa giallorossa tiene, ma a fatica. La squadra di Fonseca non può permettersi distrazioni, soprattutto a centrocampo, perché gli avversari riescono a ripartire velocemente, nonostante gli ucraini ripartendo lascino poi molto spazio ai romanisti. Il ritmo è più alto rispetto al primo tempo, ma in questa fase è principalmente la formazione ospite a compiere il massimo sforzo atletico nel tentativo di battere la difesa di casa. I giocatori dello Shakthar riescono quasi sempre ad anticipare Mayoral, impedendo all’attaccante di far salire il resto della squadra di Fonseca. La Roma si è allungata, quasi spezzata in due, con i difensori giallorossi costretti agli straordinari nel recuperare la posizione, tanto che Kumbulla viene ammonito al 55′, primo cartellino della gara per l’arbitro Dias. Vedendo la piega che sta prendendo la ripresa, Fonseca decide allora di inserire al 61′ El Shaarawi al posto di un Pedro nervoso, che ha accennato una discussione anche con il suo stesso allenatore, trovando poi modo di chiarirsi con il portoghese al momento del cambio. Subito l’italo-egiziano ha un’occasione sottoporta quando la bandierina dell’assistente era rimasta giù, ma l’attaccante perde il controllo della palla e, calciando male, serve di fatto il portiere Trubin. Poco dopo avrà l’occasione di servire un ottimo assist a Villar, da buona posizione dopo aver conquistato il fondo, ma il faraone sbaglierà la direzione del passaggio. L’inserimento di El Shaarawi ha comunque dato un nuovo smalto alla manovra offensiva della Roma, con la squadra che ci ha guadagnato notevolmente in velocità, anche per proseguire una partita unicamente di rimessa. In modo molto simile è Spinazzola al 65′ a servire una palla preziosissima a Mayoral ben piazzato in area di rigore, ma sarà lo spagnolo questa volta a sbagliare clamorosamente un controllo pleonastico. Non serviva fermare la palla in una circostanza simile, ma la punta poteva tranquillamente impattare il pallone di prima, secondo la dinamica del cross. La terza occasione per El Shaarawi è però quella buona, perché con un’altra accelerazione delle sue il faraone si porta da solo fini all’area di rigore di Trubin, senza che i difensori ucraini riescano a intervenire. Troppo libero l’attaccante giallorosso e troppo spazio per lui, perché con un dribbling secco e trovandosi da solo davanti al portiere dello Shakthar, la punta non può far altro che piazzare il pallone delicatamente con il tocco sotto. Dopo appena due minuti, al 77′, ancora una volta l’asse italiano Pellegrini-El Shaarawi sfiora il 3-0, ma questa volta è l’estremo difensore della squadra ospite a doverci mettere il guantone. Non riuscirà a difendere la porta per un altro minuto però, perché sul calcio d’angolo successivo sarà ancora una volta Mancini a essere implacabile di testa. Il tapin vincente vale il triplo vantaggio preziosissimo in ottica qualificazione con lo Shakthar tramortito per i due gol in appena quattro minuti. La Roma sembra avere l’entusiasmo per segnare anche il quarto gol e provare a chiudere il discorso qualificazione, ma alla fine il risultato si assesterà nel finale sul 3-0. Negli ultimi minuti la squadra di casa non rischierà granché, neanche nei quattro minuti di recupero finali, con l’impressione che nel complesso siano stati gli avversari ad aver sbagliato approccio alla gara, con un gioco troppo imprudente e offensivo, oltre al non dare la giusta copertura. I giallorossi possono affrontare così la gara di ritorno con un ottimo vantaggio consolidato in casa, facendo un buon passo in avanti verso i quarti con una prestazione convincente.
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Reti: Pellegrini 23′, El Shaarawi 73′, Mancini 77′
Roma (3-4-2-1): Pau Lopez, Cristante, Kumbulla, Mancini, Spinazzola (Peres 79′), Diawara (Ibanez 79′), Villar, Karsdorp, Pellegrini (Perez 78′), Pedro (El Shaarawi 61′), Mkhitaryan (Borja Mayoral 35′).
Allenatore: Paulo Fonseca
Shakthar (4-2-3-1): Trubin, Ismaily, Matvienko, Vitao, Dodo, Patrick (Sudakov 79′), Maycon, Taison (Solomon 80′), Marlos (Marcos Antonio 87′), Tete (Konoplyanka 87′), Moraes (Dentinho 76′).
Allenatore: Luis Castro
Arbitro: Artur Soares Dias
Ammoniti: Kumbulla, Patrick, Maycon, Taison, Mancini
Espulsi: –
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