ManchesterUtd-Milan: Tabellino e Highlights – Manchester United-Milan ha il sapore di una sfida d’altri tempi, in uno stadio leggendario come l’Old Trafford, impianto che raccoglie tanti tra i migliori ricordi nelle competizioni europee disputate in passato dal Milan. I rossoneri allenati da Stefano Pioli sperano di tornare in futuro a quei livelli, ma intanto il confronto con i Red Devils agli ottavi di Europa League rappresenta quello che può essere un ritorno ai massimi livelli, partendo dalla seconda competizione continentale. Questo è l’undicesimo confronto tra diavoli rossi e diavoli rossoneri, dopo che nei dieci precedenti le vittorie si sono divise cinque per parte. Pioli ha gli uomini contati e deve puntare su una formazione molto giovane per provare a sorprendere i padroni di casa, anch’essi privi di interpreti d’esperienza internazionale come Cavani e Pogba. Senza giocatori fondamentali per la rosa come Ibrahimovic e Theo Hernandez, il tecnico rossonero deve quindi puntare su Leao unica punta, e i giovani Brahim Diaz e Saelemaekers, con Kjaer e Tomori in difesa al posto di Romagnoli. Dalot gioca al posto dl terzino francese, con la speranza di Pioli che l’agonismo del portoghese sia lo stesso della sfida contro l’Hellas Verona in campionato. Lo United di Ola Gunnar Solskjaer risponde con una formazione altrettanto giovane e lo stesso modulo della squadra ospite, il 4-2-3-1. Il Milan comincia la partita con un ottimo piglio, costringendo i padroni di casa a giocare in difesa almeno nei primi venti minuti. Leao trova subito il gol, ma nulla da fare per il portoghese però, nonostante l’ottima accelerazione che si è conclusa con un tiro preciso sul primo palo. La bandierina dell’assistente dell’arbitro Vincic si alza a fine azione e il direttore di gara annulla il gol. Poi al 12′ è Kessie su rimessa laterale a sorprendere la difesa di casa con un ottimo stop e tiro, pescando l’angolino sotto l’incrocio dei pali sul palo lontano alla destra di Henderson. Purtroppo, dopo aver ricontrollato l’azione al Var, anche in questo caso l’arbitro annulla, mantenendo il risultato fermo sullo 0-0. Più propositivi i rossoneri almeno nella prima metà del tempo, ma nel corso dei minuti il Manchester riuscirà a guadagnare metri e a provarci con un paio di calci di punizione. L’occasione più clamorosa arriva proprio sui piedi di Maguire, con il difensore dei Red Devils che su calcio d’angolo impatta sul secondo palo nell’area piccola il pallone all’altezza del secondo palo. La palla colpisce in pieno il lego e rimbalza fuori, senza che i compagni di squadra possano ribattere la palla in rete. Fra le due squadre è comunque il Milan a proporsi con maggiore frequenza in avanti, mentre il Manchester prova più a ripartire in contropiede. Nonostante le occasioni create, con le difese attente ma non impenetrabili, con i rossoneri che hanno costretto Henderson anche a un paio di parate decisive, le squadre rientrano negli spogliatoi sul risultato in parità a reti inviolate.
Con l’inizio del secondo tempo, Solskjaer sostituisce un Martial impalpabile nel corso dei primi 45 minuti di gioco e inserisce Diallo. Mentre Pioli preferisce lasciare la squadra come l’ha schierata nel primo tempo, anche perché in panchina non ha troppe soluzioni a disposizione. Quella del giovane attaccante ivoriano, appena 18enne, è una scelta quanto mai azzeccata per il tecnico dello United, perché approfittando di un ottimo lancio di Bruno Fernandes, la punta scatta sul filo del fuorigioco e sorprende la difesa rossonera, in particolare il suo diretto marcatore Tomori. Girando bene di testa l’attacante appena entrato in campo supera anche Donnarumma, che era rimasto a metà strada tra l’uscita e il rimanere in porta. Un tocco che basta a scavalcare l’estremo difensore del Milan e porta in vantaggio al 50′ i padroni di casa. La squadra di Pioli rientrata dagli spogliatoi sembra molto diversa da quella che aveva lasciato il campo dopo un primo tempo molto vivace e promettente. Ora sono gli inglesi a spingere di più, costringendo i rossoneri a ripiegare e a difendere con affanno la porta di Donnarumma da un potenziale raddoppio. Ancora una volta è però Kessie a trascinare la squadra nel tentativo di trovare il pareggio, perché grazie soprattutto alla sua spinta che i rossoneri riescono a trovare diverse conclusioni, ma senza successo. Su tutte l’occasione di Krunic, che impatta bene di testa in area ma non trova la porta di Henderson, mandando il pallone sul fondo. Proprio al momento di finalizzare il Milan sembra impreciso, con Saelemaekers e che non riescono a costruirsi la possibilità di calciare verso la porta dello United con una chiara azione da rete, ma sempre in dinamiche confuse. Il Manchester difende, soffrendo più le incursioni di Kessie e Krunic, mentre riparte in contropiede, pur senza rendersi ora troppo pericoloso dalle parti di Donnarumma. Al 69′ Pioli inserisce Tonali e Castillejo, mescolando le carte e inserendo energie fresche a centrocampo. Solskjaer risponde con la tripla sostituzione di Bruno Fernandes, Wan-Bissaka e James per fare spazio a Fred, Williams e Shaw. Nel frattempo sul campo di gioco inizia a piovere copiosamente, oltre al freddo, ma le condizioni del campo rimangono più che discrete. Al Milan continuano a non mancare le opportunità per pareggiare, anche grazie al pressing a tratti feroce dei ragazzi di Pioli, ma spesso le occasioni non vengono sfruttate al momento di finalizzare. Lo United però difende bene, anche in virtù dei cambi, e riesce a coprire tutti gli spazi contenendo con grande attenzione le punte rossonere, abbassando anche il ritmo nell’ultimo quarto d’ora di partita. All’84’ Krunic ha la possibilità di calciare un’altra punizione poco fuori dal limite dell’area di rigore, ma il tiro a giro del bosniaco si infrange sulla barriera. L’ottima partita di Kessie si riconferma nella volontà di creare occasioni e fare gioco peri compagni di squadra, giocando tanto come mediano che come trequartista. Quello che semina l’ivoriano non viene però raccolto dai compagni di squadra, che il più delle volte sprecano i suggerimenti del centrocampista, che sia un assist o un guizzo che sia in grado di creare la superiorità numerica in attacco per i rossoneri. Anche nel corso di tre minuti di recupero il Milan rimane in avanti, ma lo United, che di fatto si è chiuso nell’ultimo scampolo di partita in un vero e proprio catenaccio, riesce a tenere, almeno fino a quando non è Kjaer a sfruttare l’ennesimo calcio d’angolo per i Diavolo. Al 92′ è il difensore danese ad anticipare tutti di testa battendo finalmente Henderson. Un gol preziosissimo in ottica qualificazione, perché i gol segnati fuori casa, in caso di parità complessiva nel conto dei gol, valgono doppio. Anche in una serata non troppo brillante i rossoneri ci hanno messo il cuore, mentre i padroni di casa sono stati nel finale troppo rinunciatari, quasi accontentandosi dell’1-0. Un atteggiamento remissivo che è stato punito, con il Milan che conquista nel finale il meritato pareggio.
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Reti: Diallo 50′, Kjaer 92′
ManchesterUtd (4-2-3-1): Henderson, Telles, Maguire, Bailly, Wan-Bissaka (Williams 74′), Matic, McTominay, James (Shaw 74′), Bruno Fernandes (Fred 74′), Greenwood, Martial (Diallo 46′).
Allenatore: Ola Gunnar Solskjaer
Milan (4-2-3-1): Donnarumma, Dalot, Tomori, Kjaer, Calabria (Kalulu 74′), Kessie, Meite, Krunic, Brahim Diaz (Tonali 69′), Saelemaekers (Castillejo 69′), Leao.
Allenatore: Stefano Pioli
Arbitro: Slavko Vincic
Ammoniti: Saelemaekers, McTominay
Espulsi: –
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