“La bambina che non voleva cantare” è un film ispirato al libro autobiografico di Nada: ripercorre la carriera della cantante e il rapporto complesso con la madre.
Dall’autobiografia di Nada Malanima del 2008 intitolata “Il mio cuore umano” ha preso vita il biopic “La bambina che non voleva cantare”, film in onda su Rai 1 in prima visione mercoledì 10 marzo. A dirigere la pellicola è stata Costanza Quatriglio, già autrice di un documentario dedicato alla cantante che è stato presentato a Locarno nel 2009. Nada ha spiegato di essere grata alla regista, che ha voluto inaspettatamente trasportare il suo libro nell’ambito cinematografico: “Ho visto il film e mi è piaciuto molto – ha dichiarato – E tutti gli attori sono stati veramente bravi, mi hanno emozionato”.
L’artista ha svelato anche un aneddoto sull’autobiografia, raccontando di averla scritta quando dopo aver lasciato il suo paese si rese conto di non aver più incontrato persone per lei importanti. “Crescendo ho sentito sempre di più il legame con quelle radici, ecco perché ho pubblicato il libro”, ha spiegato. Costanza Quatriglio ha dichiarato di essersi subito innamorata del clima e delle vicende descritte nell’autobiografia di Nada, sottolineando di aver accarezzato per anni l’idea di farne un adattamento cinematografico.
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“La bambina che non voleva cantare” ripercorre la vita giovanile e il grande successo conquistato da Nada, tenendo conto del complicato rapporto con sua madre. Ambientata negli anni Sessanta, la pellicola è incentrata sul percorso umano dell’artista di “Ma che freddo fa”, tormentone di Sanremo 1969 (Festival vinto poi nel 1971 all’età di 17 anni con il brano “Il cuore è uno zingaro”). Vengono così raccontati gli esordi, i sentimenti, le motivazioni e il coraggio di una bambina che aveva un grande talento per il canto, ma anche poca passione.
Nada è cresciuta nella campagna toscana insieme ai genitori, la madre, la sorella e la nonna. La sua infanzia è stata caratterizzata dalla depressione della madre: nel tentativo di farla star meglio, la bambina ha assecondato il suo talento convincendosi che solo la sua voce potesse avere il potere di migliorare le cose. Così, tra la speranza di vedere la madre felice e la paura della depressione, Nada è cresciuta acquisendo sempre più consapevolezza dei suoi mezzi e diventando col tempo una delle più apprezzate cantanti nella storia della musica italiana.
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“La bambina che non voleva cantare” è una produzione Picomedia in collaborazione con Rai Fiction. A interpretare la Nada bambina è Giulietta Rebeggiani, mentre nel ruolo della Nada adolescente c’è Tecla Insolia. La madre dell’artista è invece interpretato da Carolina Crescentini. Fanno parte del cast anche Paolo Calabresi, Sergio Albelli, Massimo Poggio, Paola Minaccioni e Nunzia Schiano.
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