Enrico Letta, tra le possibilità per l’incarico c’è il nome dell’ex premier che su Twitter dice di voler prendere tempo
Il Partito democratico è alla ricerca di un nuovo segretario dopo le dimissioni di Nicola Zingaretti. Nelle ultime ore le voci su Enrico Letta sono diventate sempre più insistenti tanto che il diretto interessato è intervenuto via Twitter. Un’ipotesi dunque abbastanza forte ma al momento resta tale.
L’ex capo del governo si è preso 48 ore di tempo “Per riflettere bene. E poi decidere”. Letta ha scritto che c’è stata “un’inattesa accelerazione” sul suo coinvolgimento. Infatti solo lo scorso 7 marzo sempre su Twitter aveva scartato l’ipotesi letta sui giornali italiani.
Sono grato per la quantità di messaggi di incoraggiamento che sto ricevendo. Ho il #Pd nel cuore e queste sollecitazioni toccano le corde più profonde. Ma questa inattesa accelerazione mi prende davvero alla sprovvista; avrò bisogno di 48ore per riflettere bene. E poi decidere.
— Enrico Letta (@EnricoLetta) March 10, 2021
Il suo pensiero era che l’assemblea del partito (che si riunirà il 14 marzo) avrebbe dovuto chiudere a Zingaretti di tornare sui suoi passi, aggiungendo: “Peraltro io faccio un’altra vita e un altro mestiere“.
Dopo l’esperienza alla Presidenza del Consiglio, infatti, insegna a Parigi alla Sciences Po ma le cose sono cambiate rapidamente e sono in continua evoluzione.
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Enrico Letta torna nel Pd: quali sono gli ostacoli. Spunta anche il nome di una donna
Tra i principali fautori di un ritorno di Letta nella politica italiana ci sono il ministro Dario Franceschini e il commissario europeo (ed ex premier Pd) Paolo Gentiloni. Ci sono ovviamente degli ostacoli. Il tempo per riflettere probabilmente servirà a Letta per assicurarsi un minimo di compattezza attorno alla sua candidatura da segretario, onde evitare la guerra tra correnti che ha causato le dimissioni di Zingaretti.
Nel Pd resta sempre un’anima più vicina all’ex segretario Matteo Renzi che riuscì a spodestare proprio Letta, prendendo il suo posto a Palazzo Chigi con la staffetta interna nel febbraio 2014.
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Tra le polemiche fratricide che hanno fatto gettare la spugna a Zingaretti c’è quella della scarsa rappresentanza della donne in quota Pd nel governo Draghi. Nelle discussioni si tratta anche questo tema e un nome per la segreteria del partito già starebbe circolando: Debora Serracchiani.