Chi è Francesca Parisella, tutto quello che c’è da sapere sulla giornalista

Chi è Francesca Parisella, ecco tutto quello che c’è da sapere sulla giornalista e conduttrice televisiva

Francesca Parisella
Francesca Parisella Instagram

Francesca Parisella è nata a Formia il 9 marzo 1977. E’ iscritta all’albo dell’ordine dei giornalisti professionisti del Lazio dal 20 aprile 2009. La sua carriera inizia come inviata per le trasmissioni televisive di inchiesta come “Matrix” e “Quarta Repubblica” ma successivamente si afferma anche come conduttrice di programmi di successo sia radiofonici che televisivi della Rai.

Ti potrebbe interessare anche questo articolo->Stasera in TV 10 marzo, cosa vedere: Quo Vado o Chi l’ha visto

Chi è Francesca Parisella, curiosità e vita privata

Conduce su Radio2 Rai  “Radio2 in un’ora”, ogni sabato e domenica dalle 5 alle 6 del mattino. In passato ha condotto “Seconda linea”, programma in prima serata su Rai 2, al fianco di Alessandro Giuli e Francesca Fagnani. Dal 11 marzo 2021 condurrà, sempre sul secondo canale Rai, “Anni 20” un programma molto interessante che andrà a indagare su tutto quello che è successo in questi 20 anni del 2000.

Sul fronte vita privata, la Parisella è molto riservata. Sappiamo che oltre al giornalismo ama moltissimo andare in bicicletta, adora gli animali e possiede più di un cane.

Francesca Parisella e l’aggressione subita ai tempi di Matrix

Nel 2017, quando lavorava come inviata di “Matrix”, Francesca fu aggredita mentre era al lavoro nei pressi della stazione di Roma Termini. La giornalista era in onda con il cameraman e durante la diretta ci furono movimenti concitati in cui la telecamera perse l’obiettivo e si sentirono le urla della donna che esclamò un chiaro: “Ci hanno aggrediti”.

Ti potrebbe interessare anche questo articolo->Uomini e Donne, ecco cosa succede tra Giacomo e Martina: l’anticipazione

Nicola Porro, ai tempi conduttore di “Matrix”, affermò: “Francesca è sconvolta ma sta bene. Hanno distrutto la telecamera e malmenato l’operatore. Uno come quello di questa sera non dovrebbe essere un reportage in zona di guerra. Grazie a un tassista, se no sarebbe finita molto peggio”.

 

Gestione cookie