CR7 deve portare i bianconeri ai quarti. Allo Stadium per un’altra rimonta europea
Juventus-Porto, dove vederla
Juventus-Porto, dove vederla
Juventus-Porto, dove vederla – Dopo tante partite da titolare, anche Cristiano Ronaldo si è preso un turno di riposo contro la Lazio in campionato, una partita che comunque la Juventus ha vinto con una prova convincente. Questa sera contro il Porto all’Allianz Stadium servirà il CR7 migliore, quello delle grandi occasioni, come gli scontri diretti della sua competizione preferita, la Champions League (diretta tv su Sky Sport 1, Sky Sport canale 252 e in chiaro su Canale 5). Dopo una partita d’andata al Do Dragao piuttosto sbiadita, con settanta minuti di totale blackout e la luce in fondo al tunnel vista sola dal gol di Chiesa quasi nel finale, per un tentativo di rimonta macchiato da un mancato rigore al fenomeno portoghese nel finale, nel ritorno degli ottavi di finale della massima competizione europea i bianconeri sono chiamati a mostrare le loro qualità migliori, trascinate ancora una volta dall’uomo che questa coppa l’ha sollevata per ben cinque volte, segnando nel torneo 135 gol realizzati nel corso degli anni con Manchester United, Real Madrid e, appunto, la Juventus. Con il club torinese il campione non è però arrivato fino in fondo, anzi, da quando Andrea Agnelli lo strappò dalla corte di Florentino Perez, con il quale i rapporti con CR7 erano comunque ai minimi termini, la Juventus è stata fermata ai quarti di finale dall’Ajax e agli ottavi dal Lione, squadre di tradizione europea, ma tutt’altro che blasonate oggi sul palcoscenico internazionale dominato dal Bayern Monaco e dal Paris Saint Germain. Andrea Pirlo in conferenza stampa ha ribadito che non pensa al destino che è toccato ai suoi predecessori Massimiliano Allegri e Maurizio Sarri, perché è certo della bontà del suo progetto. Venne scelto dalla dirigenza bianconera proprio per questo, per la mentalità di un calcio moderno e totale, un modo di giocare che potesse essere adatto più alla Champions che al campionato. Forte degli ultimi nove scudetti vinti consecutivamente dal 2012 a oggi, l’ossessione e il sogno dei bianconeri resta la Coppa dalle Grandi orecchie, un trofeo dove paradossalmente hanno avuto più fortuna squadre che sono partite a inizio stagione con aspettative minori, nonostante le due finali, perse, durante la gestione Allegri. Un valore non solo sportivo, ma anche economico, perché la Juventus chiuderà i bilanci con un rosso di circa 200 milioni, con la conquista della coppa che complessivamente può valerne circa 56 milioni e mezzo, più tutti i vantaggi derivanti in termini di pubblicità, mercato e visibilità internazionale. Per contro, il Porto che ha vinto per 2-1 i primo dei due confronti è uscito in semifinale nella Coppa del Portogallo contro il Braga “matado” dalla Roma in Europa League, mentre è a dieci punti dallo Sporting Lisbona capolista in campionato. Una sfida più che abbordabile quindi, che deve essere vinta per 1-0 oppure con due gol di scarto in caso di rete della squadra ospite. In caso di 2-1 si andrà invece ai tempi supplementari, un’evenienza che gli uomini di Pirlo vorrebbero assolutamente evitare. La missione non è impossibile, ma la Juve dovrà giocare come sa fare senza farsi condizionare psicologicamente dall’importanza del match. Leonardo Bonucci, che sarà probabilmente questa sera capitano al centro della difesa, ha parlato di «gioco privo di frenesia ma ordinato», una caratteristica che può tanto portare i bianconeri in gol, quanto evitare errori madornali come il retropassaggio di Bentancur nella partita d’andata o la rete subita a soli diciannove secondi dall’inizio del secondo tempo. Tutto questo può essere di conforto per una serata nata storta, ma è proprio il gol di Chiesa ad aver riacceso la speranze prima del confronto di stasera.
Così in campo
Il ritorno di Alvaro Morata al centro dell’attacco per coprire l’area di rigore ha dato un altro piglio all’attacco di Pirlo, con Kulusevski che forse giocherà arretrato al posto di un Mckennie che nelle ultime partite non è apparso fisicamente al meglio. A differenza di Dybala anche Arthur sembra definitivamente recuperato, un giocatore troppo prezioso come fonte di gioco della manovra bianconera. Il modulo con il quale giocherà la Juventus per superare la retroguardia portoghese sarà molto probabilmente il 3-5-2, con Szczesny in porta e il terzetto formato da Demiral, Bonucci e Alex Sandro a difendere i suoi pali. Chiellini e De Ligt siederanno in panchina perché il primo non è ancora al 100%, mentre per ora l’olandese ha svolto unicamente lavoro differenziato. Con lo svedese e il brasiliano in mediana giocherà Rabiot, con Chiesa e Cuadrado che copriranno le fasce, rispettivamente la sinistra e la destra. A Ronaldo l’onere e l’onore di fare la differenza, con Morata a fargli da spalla, unica punta di ruolo della rosa bianconera. L’obbligo di scardinare la difesa del Porto vale il passaggio del turno, con Conceiçao che riproporrà il 4-3-3 dei suoi per provare a giocare soprattutto in contropiede, nel tentativo di sorprendere nuovamente la formazione di Pirlo. In porta Marchesin, in difesa Zaidu, Pepe, Mbemba e Manafa. Sergio Oliveira al centro della mediana con Otavio e Uribe mezzali. Nel tridente offensivo Luis Diaz, Marega e Corona. il successo o l’insuccesso della stagione bianconera passa dal suo viaggio europeo. Fermarsi nuovamente alla tappa ottavi avrebbe il sapore di un fallimento clamoroso, rispettivamente al valore della rosa e agli sforzi compiuti dalla società negli ultimi anni.
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