Colette, il dramma dell’Ottocento in onda su Rai2 in prima tv: la vera storia

Colette verrà trasmesso su Rai2 in prima serata alle ore 21.20, la pellicola drammatica è stata diretta da Wash Westmoreland e Keira Knightley, tra il cast troviamo Eleanor Tmlinson, Dominic West e Fiona Shaw.

Colette, la vera storia della donna dietro lo pseudonimo Waffly (Screenshot)
Colette, la vera storia della donna dietro lo pseudonimo Waffly (Screenshot)

Colette nasce in un piccolo paese della campagna francese, arriverà a Parini nella fine dell’Ottocento dopo aver sposato Willy un impresario letterario dalle grande ambizioni.

L’intelligenza che traspare dai salotti parigini affascinerà Colette, la quale verrà spinta da suo marito a scrivere, perciò la donna riprenderà i suoi scritti fatti a scuola e cercherà di pubblicare una serie di libri con lo pseudonimo di Waffly.

Sin da subito i suoi romanzi diventano un best seller, e un fenomeno letterario a tutti gli effetti, dove la protagonista Claudine diventerà una vera e propria cultura pop della Parigi ottocentesca, ispirando alla libertà femminile.

Colette crescerà con Claudine, diventando consapevole di sé stessa e capendo che non ha bisogno di suo marito per sentirsi una donna forte ed indipendente. Per questo motivo porrà fine al suo matrimonio e cercherà di rivendicare le sue opere da suo marito Waffly.

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Colette, la vera storia di una scrittrice simbolo della libertà femminile

La storia di Colette parte da un matrimonio, nasce e cresce nelle campagne di Saint-Sauveur-En-Puisaye, nella Borgogna, si innamorò sin da subito dell’impresario letterario di nome Henry Gauthier Villars, da tutti soprannominato Willy.

I due si trasferirono subito a Parigi dopo essersi uniti in matrimonio, una volta arrivati a Parigi, la donna scoprì i salotti intellettuali e promiscui che erano di uso comune nella borghesia europea.

Willy nonostante amasse Colette, si deliziava bassezze verso donne e ripetute sveltine a sua insaputa, pagava gli scrittori affinchè gli altri potessero porre la firma di Willy sulle proprie opere.

Purtroppo tutto quello che l’impresario riusciva a guadagnare veniva speso in abbondanza e senza regole, tenendo l’uomo e la Colette sempre sul lastrico.

Per questo motivo Colette decise di aiutare suo marito, mettendosi a scrivere per contribuire a salvaguardare lo stile di vita agiato, decise di scrivere sotto uno pseudonimo e di utilizzare un nome d’arte.

La saga di romanzi scritti da Colette, diventò subito un successo da smuovere l’orgoglio dell’autrice, la quale non poteva più celare sé stessa e doveva per forza rivelarsi al mondo.

La protagonista Claudine, era scritta a immagine e somiglianza di Colette, la sua spregiudicatezza, audacia, curiosità, continua ricerca della sessualità veniva descritta nella saga di romanzi, sino al quarto ed ultimo intitolato “Claudine se ne va”. Sin dal primo romanzo era evidente capire che dietro Claudine c’era l’anima di Colette.

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Colette, la storia della scrittrice che sconvolse Parigi su Rai2 (Wikipedia)
Colette, la storia della scrittrice che sconvolse Parigi su Rai2 (Wikipedia)

Le scappatelle del marito in contrapposizione alle esperienze di sua moglie

I romanzi erano il frutto della malizia che Colette sperimentò su sé stessa, infatti era stufa delle continue scappatelle amorose del marito, perciò anche la donna cominciò a sperimentare della relazioni extraconiugali.

Tra queste c’è anche l’esperienza di un’omosessualità che caratterizzò diverse parti della sua vita, le quali sfociarono in piccanti vene erotiche descritte in maniera coinvolgente dal personaggio di Claudine.

La bisessualità di Colette non fu un mistero, infatti fu sempre dichiarata nei suoi romanzi, questo la portò a dichiarare la relazione con l’amante e marchesa Mathilde de Morny, la quale diede spazio anche a nudità e segreti sui palcoscenici europei ancora non del tutto svelati.

Nella Parigi del XX secolo, furono diverse le sfaccettature di Colette, la quale inconsciamente ricoprì il ruolo di sceneggiatrice, critica, commerciante, giornalista e scrittrice.

La donna si separò da Willy cercando i non porre più dei limiti alle proprie abilità e dando sfogo alla sua creatività in continua evoluzione, destreggiandosi tra mariti e amanti, la donna decise di tenersi stretta la liberta alla quale non avrebbe mai più voluto rinunciare.

Questo la portò a diventare una delle icone più riconosciute del panorama artistico e soprattutto culturale dell’Europa nell’Ottocento a Parigi, aprendo la strada ad una nuova corrente di pensiero femminile senza precedenti.

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