Juventus-Lazio, dove vederla. Vietato sbagliare

Pirlo e Inzaghi con tanti assenti, ma i tre punti sono decisivi per la stagione

Juventus-Lazio, dove vederla

Juventus-Lazio, dove vederla

Juventus-Lazio, dove vederla – Tre punti sono sempre importanti, ma alcuni sembrano valere più di altri, soprattutto se in certi momenti della stagione. Nelle parole di Andrea Pirlo della conferenza stampa della vigilia si percepisce la tensione del momento, quello relativo a tre giorni nei quali si potrà decidere l’esito di un’intera stagione. Martedì il Porto già si sa che è un dentro o fuori in quello che evidentemente è il trofeo più ambito da Ronaldo e dalla Juventus. Contro la Lazio (diretta tv dalle 20:45 su Dazn e Dazn 1, olte che sul canale 209 di Sky per chi avesse lo specifico abbonamento), è invece una partita non decisiva, ma i punti in palio possono essere determinanti per dare un senso a quella che è l’ambizione di una rimonta in classifica da parte della Juventus. L’Inter ha dimostrato ancora una volta, contro il Parma giovedì al Tardini, quanto siano in condizione gli uomini di Antonio Conte per arrivare fino in fondo. Il Milan di Stefano Pioli sembra invece in una fase calante, piegato soprattutto dagli infortuni. Questo destino è comune sia alla Juve, sia alla Lazio, perché questa sera mancheranno tanti uomini che avrebbero potuto contribuire ampiamente alla causa di entrambe le squadre. Lo scontro diretto ha più volte rappresentato nelle ultime stagioni un momento chiave per il bottino poi raccolto da bianconeri e biancocelesti, con entrambe le formazioni che questa sera dovranno dare il massimo anche se di fatto reinventate dai loro allenatori. Non mancherà però Ronaldo, che dopo aver raggiunto Pelé con 767 reti in carriera punta ora Romario a 772 e Bican a 805. Questa sera incontrerà da avversario colui che gli aveva sottratto lo scettro come capocannoniere nella scorsa stagione di Serie A, proprio quell’Immobile sul quale anche in questa occasione i tifosi laziali puntano molto. La Lazio vuole e deve ripartire dopo il passo falso con il Bologna, in una classifica corta e che apre ancora tante opportunità per qualificarsi in Champions League. Per contro sembra la Juventus ad aver più da perdere, con il quasi obbligo e di certo il dovere di dover vincere le prossime due partite per proseguire bene in Italia e in Europa. Da una parte per onorare i nove scudetti di fila conquistati negli ultimi nove anni, dall’altra perché un’altra uscita dalla coppa agli ottavi sarebbe un esito inaccettabile per tutta la dirigenza bianconera. Non a caso Pirlo si è tolto dei sassolini dalle scarpe: «Questo progetto in estate piaceva a tutti, ora lo stanno criticando, sia sull’inserimento dei giovani, sia per la mancanza di grinta. La seconda non posso proprio accettarla. Magari i problemi sono di carattere tecnico, ma nessuno può dire che ai ragazzi manchi la determinazione di vincere ogni partita che ci ritroviamo a giocare». Queste le parole seccate del tecnico bianconero che rimanda al mittente gli appunti sulla sua gestione. Di certo questo sfogo rivela anche i timori del momento, perché Pirlo sa che o si gioca e si vince in questa settimana oppure sarà da rivedere un intero progetto tecnico, con seri rischi anche per la sua posizione.

Così in campo

Inzaghi invece conosce e non vuole sottovalutare il valore e la pericolosità della Juventus come avversaria. «Serve la partita perfetta», ha detto molto semplicemente, ma non perché non abbia fiducia nei suoi ragazzi, bensì perché le assenze sono pesanti e i suoi dovranno giocare bene in ruoli che non sono propriamente i soliti. Senza Luiz Felipe e Radu in difesa, il tecnico biancoceleste ha spostato Marusic come difensore laterale di destra, mentre sarà Lulic a giocare più avanti in fascia. Dall’altra parte, a sinistra, ci sarà invece Fares. Tutti questi cambiamenti sono dovuti anche all’indisponibilità di Lazzari, uomo fondamentale per le transizioni di fascia della Lazio. Contro un centrocampo bianconero decimato, Inzaghi punterà allora su Luis Alberto e Milinkovic-Savic, i due pilastri che rendono pericolosa e solida la sua squadra, tra classe e potenza. Il modo migliore per agevolare gli attaccanti Immobile e Correa, mentre davanti alla difesa il perno centrale sarà Lucas Leiva. Con Marusic a completare il reparto arretrato davanti a Reina ci saranno Hoedt e Acerbi. Compito importante coprire la porta da CR7, che come spalla avrà nuovamente Kulusevski, prima che Morata possa riprendere definitivamente il ritmo partita per reggere novanta minuti in campo. Tornato al gol contro lo Spezia, ll’attaccante spagnolo sembra comunque in netta ripresa per poter far bene nel finale di stagione. Notizie meno buone per la mediana, dove la positività al Covid-19 di Bentancur ha ulteriormente complicato i piani di Pirlo. Anche Arthur non è ancora in condizione di rientrare, con McKennie, Rabiot e Ramsey che proveranno a giocare insieme dal primo minuto per la seconda volta in stagione. La nota positiva è il rientro di Cuadrado dal primo minuto a destra, mentre sarà quasi sicuramente Chiesa a giocare titolare a sinistra. De Ligt siederà in panchina, ma non sembra ancora del tutto recuperato, esattamente come Bonucci, mentre Chiellini è ancora out. Saranno così Alex Sandro, Demiral e Danilo a difendere nuovamente la porta di Szczesny. Dalla panchina potrebbero entrare a partita in corso giovani talenti come Dragusin e Fagioli, anche se Pirlo preferisce ad affidarsi soprattutto all’esperienza in partite così delicate. Con Dybala ancora fuori dai giochi il primo indiziato tra i subentranti, se non addirittura titolare, potrebbe essere Bernardeschi, che nelle ultime occasioni ha fatto meglio rispetto alla media personale dell’ultimo periodo. Per serate così il contributo di ciascuno sarà fondamentale, anche se sia Pirlo sia Inzaghi si affideranno ai migliori che hanno a disposizione. Tutte le partite sono delle finali, ma lacune sembrano proprio più “finali” di altre.

 

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