Juventus-Lazio: Tabellino e Highlights – La Lazio fa visita alla Juventus all’Allianz Stadium in un partita che vale molto per l’andamento del campionato, nella sua fase più delicata. La squadra di Andrea Pirlo ha tante assenze, fra le quali Dybala, Bentancur e Chiellini, con De Ligt, Arthur e Bonucci che siedono solo in panchina. A tre giorni dall’impegno in casa con il Porto nel match di ritorno degli ottavi di finale di Champions League, dopo la sconfitta nella gara d’andata, i bianconeri devono riuscire a battere la squadra di Inzaghi facendo a meno anche di Cristiano Ronaldo. Il fuoriclasse portoghese, dopo gli straordinari dell’ultimo periodo, può così concedersi un turno di riposo prima di uno dei più importanti impegni stagionali, nella competizione europea che vale di fatto la stagione juventina. Per contro Simone Inzaghi sa che riuscire a fare punti in casa dei bianconeri può essere importantissimo in ottica classifica, perché i biancocelesti stanno provando a conquistarsi un posto nella prossima Champions League nonostante l’agguerrita concorrenza di Atalanta e Roma e la brutta sconfitta con il Bologna, nella quale il bomber Immobile ha sbagliato anche un calcio di rigore. La partita è viva sin da subito, perché sia i padroni di casa, sia la squadra ospite sembrano avere il piglio giusto per portarsi nella metà campo avversaria senza troppe remore. I bianconeri provano a palleggiare in avanti, ma la Lazio riesce a far male con le ripartenze di Luis Alberto, Milinkovic-Savic e Correa.
Su un grave errore al momento di un retropassaggio da parte di Kulusevski, è proprio l’attaccante argentino dei biancocelesti ad approfittarne senza pensarci neanche un secondo. Intercettato il pallone, subito via di corsa verso Szczesny. La difesa bianconera non riesce a schierarsi in tempo e Correa infila il portiere polacco sul primo palo. Il vantaggio della Lazio arriva così già al 14′. La rete dei biancocelesti prova l’ennesimo errore in fase di impostazione della Juventus. Errori grossolani che non si dovrebbero ripetere e che si sono verificati troppe volte in questa stagione. La Lazio trova così il coraggio per continuare a spingere, ma nonostante qualche conclusione, sia Fares sia Luis Alberto non saranno in grado di impensierire il portiere bianconero. Più pericoloso Milinkovic avendo colpito l’incrocio di pali, ma senza molta fortuna per il raddoppio. Per i padroni di casa si sente in avanti l’assenza di un trascinatore come Ronaldo, ma Kulusevski e Morata provano a fare molto movimento per allargare le maglie della retroguardia biancoceleste. I giocatori che spingono maggiormente sono Chiesa, Bernardeschi e Cuadrado, quest’ultimo ancora non al meglio per lo scatto e la corsa, ma la Lazio sembra poter contenere senza particolari affanni gli avversari.
Il primo tempo sembra di poter scorrere così senza particolari altre emozioni e la partita in equilibrio, ma al 39′ per i campioni d’Italia in carica è Rabiot a firmare il pareggio, dopo aver ricevuto palla attraverso un ottimo assist di Morata. Il francese trova i giusti tempi per inserirsi in area, ma sul suo tiro sul primo palo è Reina a demeritare per non essere riuscito a respingere la conclusione del centrocampista per un piazzamento non ottimale. La Juventus riesce così a pareggiare prima che le squadre rientrino negli spogliatoi per l’intervallo.
Nessun nuovo giocatore dalle panchine va a sostituire uno dei titolari dopo la pausa, complici anche le tante assenze nella rosa di Pirlo e di Inzaghi. Sull’1-1 la gara sembra aver trovato una nuova fase di equilibrio, perché né i bianconeri né gli ospiti riescono a prevalere o a creare altre particolari azioni da gol. Ai punti meglio forse la squadra di Inzaghi, che nell’arco di dieci minuti della ripresa inserisce Patric ed Escalante al posto di Leiva e Lulic.
Al 57′ è però Morata ad andare in gol ribaltando completamente la partita e recuperando morale in una partita che era cominciata veramente male per i ragazzi di Pirlo. Chiesa è riuscito a recuperare un ottimo pallone, ma è la percussione dello spagnolo, in un tre contro uno, ad essersi ritagliato una posizione non facile, ma dalla quale è riuscito a tirare con grande precisione, quasi da giocatore di biliardo. Palla calciata con il mancino alle spalle del portiere spagnolo della Lazio proprio sotto l’incrocio dei pali. In meno di tre minuti è di nuovo lo spagnolo a rendersi protagonista, non soddisfatto dell’assist e della rete che sta facendo vincere la sua squadra. L’ingenuità della Lazio con una trattenuta in area porta l’arbitro Massa a fischiare un calcio di rigore netto, dopo un paio di rischi già corsi dalla retroguardia biancoceleste. Morata non sbaglia e la Juventus ribalta così completamente la partita con un solido vantaggio per 3-1 concretizzato tra il 57′ e il 59′. La Lazio sembra nei minuti successivi aver subito il contraccolpo psicologico del doppio vantaggio bianconero, mentre Pirlo al 69′ opta per un triplice cambio, nell’intento di ridare minutaggio sulle gambe a rientranti come Arthur e premiare con un po’ di riposo l’autore della doppietta Morata, da preservare per la sfida contro il Porto e Cuadrado, che fisicamente non è ancora quello che si può ricordare prima dell’infortunio muscolare rimediato circa un mese prima. Dentro quindi McKennie, Arthur e Cristiano Ronaldo al posto di Ramsey, Morata e appunto l’esterno colombiano. Gli uomini di Inzaghi invece, che senza aver giocato la partita con il Torino nel turno infrasettimanale, sembrano quindi aver perso fiducia soprattutto per l’aspetto mentale, piuttosto che per quello fisico. I minuti scorrono ma i biancocelesti non sembrano essere in condizione di recuperare la partita e anche solo accorciare le distanze. Nel finale di ripresa la Juventus sembrerà sempre più padrona del campo. Solo Correa proverà nuovamente a segnare a Szczesny, ma senza riuscire a trovare una conclusione al pari di quella del primo tempo, che aveva portato in vantaggio le sua squadra. Per gli ultimi dieci minuti Inzaghi vuole fare l’estremo tentativo con tre cambi, inserendo Pereira, Caicedo e Muriqi, ma i neo entrati non riusciranno a lasciare il segno su una gara già chiusa. Pirlo vuole invece concedere qualche minuto anche a Bonucci, richiamando in panchina Chiesa, autore di una partita discreta. A dispetto di una vigilia difficile e tesa, come si era ben capito anche dalla parole di Pirlo durante la conferenza stampa alla vigilia dell’incontro, il tecnico bianconero riesce così a recuperare con i suoi il miglior umore a la più idonea fiducia per affrontare una partita importante come quella con il Porto in coppa a inizio della prossima settimana. Un ottimismo fondamentale in occasione di impegni cruciali per la stagione bianconera. Nulla da fare per la Lazio invece, nonostante gli uomini di Inzaghi abbiano chiuso la partita in attacco. Simbolica la partita di Fares, che è arrivato per tre volte a tirare nella direzione di Szczesny, ma in tutti i casi la palla è uscita veramente di poco.
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Reti: Correa 14′, Rabiot 39′, Morata 57′, Morata 59′
Juventus (4-4-2): Szczesny, Alex Sandro, Demiral, Danilo, Cuadrado (Arthur 70′), Bernardeschi, Rabiot, Ramsey (McKennie 70′), Chiesa (Bonucci 82′), Kulusevski (Di Pardo 92′), Morata (Ronaldo 69′).
Allenatore: Andrea Pirlo
Lazio (3-5-2): Reina, Acerbi, Hoedt, Marusic (Pereira 82′), Fares, Luis Alberto (Caicedo 82′), Leiva (Escalante 55′), Milinkovic-Savic, Lulic (Patric 55′), Correa, Immobile (Muriqi 82′).
Allenatore: Simone Inzaghi
Arbitro: Davide Massa
Ammoniti: Acerbi
Espulsi: –
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