Dardust, chi è? la carriera del compositore ospite al Festival di Sanremo 2021.
Il suo vero nome è Dario Faini, è un pianista, compositore e produttore discografico. Ha iniziato a studiare il piano classico quando aveva solamente nove anni, spaziando poi la sua passione -negli anni- dal pop alla musica elettronica. Il suo primo pseudonimo artistico è stato Dario Dust. Agli inizio del 2000, ha formato gli Elettrodust a cui segue un Ep nel 2001.
Ma è nel 2006 che inizia ad affermarsi sempre più, grazie a un contratto con Universal Music Publishing. Diventa, in questo modo, autore per diversi cantanti del panorama italiano. La prima fu Irene Grandi, nel 2007, con “Le tue parole”. Poi “Il mondo in un secondo” con Antonio Galbiati per Alessandra Amoroso. Negli anni, tra le canzoni più note a cui ha collaborato ricordiamo “Scintille”, “Schiena”, “La tua bellezza”, “Ti porto a cena con me”, “Pronto a correre” e “Non me ne accorgo”.
E’ ufficialmente, nel 2014, che Dario Faini diventa Dardust come omaggio a Ziggy Stardust di David Bowie e un tributo al duo Dust Brothers, divenuto celebre con il nome The Chemical Brothers.
Inizia a pubblicare album solisti dal 2015 (con “7”), poi l’anno dopo esce “Birth”, a cui segue “Slow is” e “S.A.D. Storm and drugs”.
Negli ultimi anni, la sua firma appare in pezzi come Magnifico di Fedez e Francesca Michielin, Occhi profondi di Emma Marrone, Luce che entra di Lorenzo Fragola, Il paradiso non esiste di Emma Marrone, Noi siamo infinito di Alessio Bernabei, Sul ciglio senza far rumore di Alessandra Amoroso e Assenzio di J-Ax e Fedez, Pezzo di me di Levante (1 platino) e Partiti adesso di Giusy Ferreri.
Sul suo ruolo di autore aveva dichiarato a soundsblog.it: “So che è un disco difficile ma la profondità e l’onestà che ho riversato in questo album è il mio più grande successo”.
“E’ difficile, sorprendente, ma se ti metti in discussione, se abbassi l’ego e diventi un compagno di viaggio, entri nella visione dell’altro artista e gliela ridai con prospettive diverse. Non è poi così complesso, forse la laurea in psicologia ha aiutato… forse sì, forse no… (sorride, ndr) in verità non è così complicato. Essendo molto curioso, avendo molti gusti musicali diversi, mi piace essere sorpreso anche io ogni volta dalle stesse risorse, anche inaspettate. E’ sempre una sfida”.
Dardust ha prodotto l’album “Love” dei TheGiornalisti e ha iniziato una collaborazione con Mahmood che l’ha portato, con Soldi, a trionfare al Festival di Sanremo 2019.
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