Paul McMullen, atleta olimpico statunitense, è morto nel Michigan in seguito ad un incidente sugli sci.
Lutto nel mondo dello sport: l’atleta statunitense Paul McMullen è morto giovedì sulle montagne del Michigan, in seguito ad un terribile incidente con gli sci. A darne notizia sono stati i suoi compagni di squadra di corsa Team Stellafly che lo definiscono “un allenatore e un amico incredibile”.
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Chi era l’atleta olimpico Paul McMullen
Classe 1972, Paul McMullen era un ex miler americano, specializzato nella corsa dei 1500 metri. Dopo la sua partecipazione alle Olimpiadi di Atlanta del 1996 era conosciuto con il soprannome di “l’orgoglio di Cadillac”, città natale del Michigan e, purtroppo, anche della sua morte.
La sua carriera comincia nel 1995, quando ai Campionati mondiali di atletica leggera a Göteborg, in Svezia, arriva al 10° posto. Nel 1996, ad Atlanta arrivò tra i semifinalisti, sempre nei 1500 metri. Nel 1997 subì un grave incidente: mentre stava utilizzando un tosaerba, scivolò e i suoi piedi finirono sotto di esso. Subì l’amputazione di due dita dei piedi ma questo non lo fermò nello sport. L’anno seguente, infatti, si rimise in gioco, correndo ancora più veloce e portando a casa risultati migliori anche prima dell’operazione.
Nel luglio 2001 a Montecarlo, stabilisce il suo record personale a 3:33.89 minuti, diventando “il miglio otto dita più veloce del mondo” come lo definì ironicamente il Runner’s World. Nel corso della sua carriera, Paul McMullen per ben 8 volte corse i 1500 metri sotto i 3’37”. Nel 2002 aveva incominciato a lavorare per la Guardia Costiera statunitense, ma dopo non essere riuscito ad entrare nella squadra olimpica del 2004, decise di ritirarsi definitivamente.
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Negli ultimi anni, McMullen era diventato allenatore del Chariots of Fire Running Club, dove allenava bambini. Lascia una moglie e i suoi figli.