Il marito di Franca Fava, morta carbonizzata con l’amica Fiorella Sandre in casa a Castagnole di Paese, nel Trevigiano, è stato arrestato con l’accusa di duplice omicidio aggravato.
Il caso della morte di Franca Fava e della sua amica Fiorella Sandre, rispettivamente di 68 e 74 anni, morte carbonizzate il 10 giugno 2020 a Castagnole di Paese in seguito a un rogo scoppiato in casa, è arrivato a una svolta. Ad appiccare l’incendio tra le mura domestiche sarebbe stato il marito di Fava, Sergio Miglioranza, unico superstite del rogo, che è stato arrestato dai carabinieri di Montebelluna con l’accusa di duplice omicidio aggravato.
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Arrestato il marito di Franca Fava, morta carbonizzata con l’amica Fiorella Sandre: le indagini
Dopo la tragedia l’uomo era stato inserito nel registro degli indagati della Procura di Treviso. Secondo quanto emerso dalle indagini coordinate dal gip di Treviso, il movente del duplice omicidio risiederebbe nella volontà del marito di Franca Fava di incassare l’assicurazione per i danni causati dall’incendio nella casa e per la morte delle due donne. Il premio assicurativo si aggirerebbe intorno ad alcune centinaia di migliaia di euro.
Il rogo nella casa a Castagnole di Paese sarebbe quindi stato appiccato intenzionalmente. Poco dopo la tragedia Sergio Miglioranza, che era stato ricoverato in ospedale per lievi ustioni, aveva raccontato agli inquirenti di aver utilizzato un fornelletto all’esterno dell’abitazione per scaldare il cibo dei cani, per poi andare in stanza a riposarsi.
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A quel punto secondo la sua ricostruzione la fiamma, lasciata accesa per errore, avrebbe innescato l’incendio, facendo sviluppare le fiamme da una catasta di materiale di vario tipo e alcune bombole, imprigionando le due donne morte carbonizzate. Ma adesso la Procura ha stabilito l’intenzionalità nell’appiccare il rogo e per l’uomo è scattata l’ordinanza di custodia cautelare.