Marco Zitelli Wrongonyou è questa sera in finale al Festival. Ha l’opportunità di una rivincita: la sua adolescenza non è stata facile
Wrongonyou è uno dei quattro finalisti che questa sera a Sanremo concorrerà per il titolo nella categoria delle Nuove proposte con la canzone Lezioni di volo. Il Festival per lui non è solo un’occasione più unica per rara che potrebbe lanciarlo nella carriera ma è anche un’occasione di rivalsa personale.
Sono io è il titolo dell’album in uscita tra un settimana, venerdì 12 marzo. Non è l’album d’esordio e i precedenti lavori erano in lingua inglese (tranne Milano parla piano) e come si percepisce chiaramente dal titolo è come un confronto con sé stesso.
Presentando l’album disse che era come guardarsi dentro dopo anni di sofferenza a causa del bullismo che ha patito. Guardando cos’è oggi il cantautore vede nello specchio un’immagine diversa perché i tanti chili di troppo che aveva prima ora non ci sono più.
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Wrongonyou, l’album nato durante il lockdown
L’album in uscita è nato durante il lockdown dello scorso anno quando un po’ tutti, rinchiusi in casa, abbiamo fatto i conti con il proprio essere. Marco in quel periodo ha ripreso la musica e pur se chiuso in quattro mura si è aperto e ha espresso i propri sentimenti.
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Anche cantare in italiano è stato un passo verso questa nuova condizione. L’inglese era infatti usato come una protezione, “almeno non mi capiva nessuno” ha raccontato. A Grottaferrata, in provincia di Roma, ha anche preso delle botte quando purtroppo subiva i bulli ma è riuscito a liberarsi in tutti in sensi, volando fino a Sanremo.
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Il Festival è anche un sogno coltivato di nascoso. Dai 16 ai 20 suonava in un gruppo metal, un genere non propriamente sanremese e in quel periodo il Festival lo seguiva, ma di nascosto.