Nella notte presso le medie di Locarno è stato organizzato un festino clandestino a cui avrebbe partecipato anche un insegnante dell’istituto scolastico. La polizia ha avviato le indagini.
Un gruppo di persone ha organizzato durante la notte un festino illegale tra i corridoi e le aule delle scuole medie di Locarno, in via Perini. I partecipanti del party clandestino hanno però fatto l’errore di documentare tutto su Instagram, facendosi scoprire questa mattina. L’istituto scolastico locarnese in cui è stata allestita la festa si trova abbastanza distante dalle palazzine del quartiere e perciò non sono stati segnalati né schiamazzi né rumori sospetti. Dalle foto apparse sul social si notano numerose bottiglie di champagne.
La Municipale del Comune di Ascola e deputata liberale Michela Ris ha denunciato il fatto sul suo profilo Facebook: “Siamo limitati negli spostamenti, non possiamo mangiare nei ristoranti, abbiamo attività al collasso e poi di notte fanno le feste a base di champagne che si sono fatti portare da Milano nelle scuole medie a Locarno”, ha scritto. E ha aggiunto ironicamente alla fine del post: “Sono pure così dementi da filmarsi e farsi riconoscere. Affaire à suivre”. Il sindaco Alain Scherrer, contattato dal Corriere del Ticino, ha sottolineato che si tratta di “cose che non si fanno nemmeno al di fuori di un periodo di pandemia, figuriamoci ora” e ha definito la festa clandestina un episodio “inaccettabile”.
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Festino illegale alle scuole medie di Locarno: avviate le indagini
La Polizia di Locarno ha già avvitato le indagini per capire le dinamiche dell’accaduto, su cui sarebbe stata aperta un’inchiesta. Le forze dell’ordine si sono recate questa mattina nella scuola media teatro del party clandestino per tutti gli accertamenti del caso. Da chiarire come il gruppo festante sia riuscito a entrare nell’istituto: come reso noto da TicinoLibero avrebbe partecipato anche un insegnante di italiano. Secondo la ricostruzione del quotidiano, il festino illegale sarebbe partito da una cena in un ristorante di Giubiasco, per poi proseguire nell’istituto scolastico su idea del docente.
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