Juventus-Spezia: Tabellino e Highlights – La Juventus è chiamata a una prova di forza contro lo Spezia per rimanere terza in classifica e non perdere terreno dall’Inter capolista e dal Milan. La squadra allenata da Vincenzo Italiano è inoltre un’avversaria molto meno facile da affrontare di quanto non dicano i valori sulla carta. Non è un caso che i liguri abbiano già battuto Napoli e Milan, guadagnandosi il titolo di “bestia nera delle grandi”. L’allenatore della squadra ospite ritrova quasi tutti i suoi attaccanti, ma per una sfida così importante sceglie il tridente formato da Farias, Gyasi e Nzola. La difesa dei padroni di casa è invece orfana di un giocatore importante come De Ligt, fermatosi alla vigilia a causa di un infortunio. Per Andrea Pirlo la scelta degli attaccanti era già obbligata, con Ronaldo e Kulusevski ancora una volta dal primo minuto, mentre come esterni il tecnico dei bianconeri di Torino sceglie Chiesa e McKennie, due degli uomini più in forma nella rosa. La Juve ha assoluta necessità di vincere in questo turno infrasettimanale, con la sfida contro la Lazio nel weekend e l’importantissima partita in casa fra una settimana con il Porto, tutte gare da disputare in casa, ma che CR7 e compagni non possono perdere. Nonostante il bisogno di punti, l’inizio del match vede uno Spezia senza troppe remore nel suo gioco propositivo e offensivo, mentre i padroni di casa faticano a imbastire una manovra convincente, non trovandosi e spesso senza neanche trovare il giusto ritmo per attaccare la difesa avversaria. Per un intervento scomposto Frabotta viene ammonito già al 10′ e sono addirittura gli ospiti a non trovare il gol e a peccare per via di triangolazioni troppo leziose e complesse da eseguire negli spazi stretti. Serviranno più minuti ai campioni d’Italia per carburare, soprattutto per Cristiano Ronaldo, che impatterà il pallone sul palo solo al 42′. Prima solo un timido colpo di testa di Demiral, ma per il resto Chiesa e Kulusevski non trovano gli giusti spazi per poter far male ai liguri. Nel finale di tempo la Juventus riuscirà però ad attaccare con maggior continuità, mentre lo Spezia, dopo quasi trenta minuti di gioco agevole, sarà costretto a ripiegare, pur difendendo senza particolari difficoltà. La prima frazione di gioco termina così sul risultato di 0-0, ma va detto che la squadra di Italiano non ha alcun timore reverenziale verso quella di Pirlo. Gli ospiti sembrano anche avere meno condizionamenti psicologici, giocando con maggiore scioltezza di quanto riescano a fare i padroni di casa. L’occasione da gol più nitida rimane quella del fenomeno portoghese, ma lo Spezia ha meritato fino a questo momento il pareggio.
Nell’intervallo nessuno dei due allenatori medita un cambio per l’inizio del secondo tempo. Entrano in campo gli stessi ventidue, ma lo Spezia con un retropassaggio rischioso quasi realizza un’autolesionistica frittata. La Juventus non ne approfitta, ma i bianconeri allenati da Pirlo sembrano essere scesi in campo dopo la pausa con un altro piglio. Ronaldo trova subito un’occasione utile al 51′, ma la sua posizione è nettamente in fuorigioco, facendo tirare un respiro di sollievo a Provedel, che nel primo tempo era stato fin troppo tranquillo tra i pali. Eppure nonostante la maggiore pressione dei padroni di casa, il pacchetto difensivo ligure riesce a cavarsela, anche grazie agli ordini impartiti da Italiano. La Juventus ci mette anche del suo, perché Cristiano Ronaldo a porta sguarnita ha mancato al 58′ il più comodo dei gol, grazie al liscio di Estevez. Un errore certamente non da lui, ma che sta condizionando una partita che non si smuove dal risultato di partenza di 0-0. Lo Spezia riparte e guadagna un calcio d’angolo, ma gli spezzini non trovano spiragli tra le maglie difensive dei padroni di casa. Vignali tira dalla distanza, ma il pallone termina di molto a lato rispetto alla porta difesa da Szczesny.
Al 61′ Pirlo decide così di inserire Morata e Bernardeschi per trovare maggiore cattiveria sotto porta e subito la Juventus trova il gol con l’attaccante spagnolo. I padroni di casa non possono festeggiare subito, perché secondo il guardalinee la posizione di Bernardeschi, autore dell’assist, è irregolare. Dopo una lunga verifica del Var, durata almeno due minuti, l’arbitro Sacchi assegna però il gol che porta in vantaggio la Juve, perché la moviola in campo ha giudicato l’esterno ex viola in linea con Vignali. Tra passaggio decisivo e gol sono stati determinanti i subentrati in meno di due minuti, ottima quindi la scelta di Pirlo di inserirli dopo una partita molto sofferta per oltre un’ora di gioco. Lo Spezia prova subito a reagire, ma paradossalmente lo Spezia continua a giocare con eccessiva sufficienza e leziosità, senza essere incisivo in avanti e nonostante il valore dell’avversario.
Proprio per questo atteggiamento non ideale i liguri subiscono dopo circa dieci minuti un altro gol, questa volta di Chiesa, che permette il raddoppio dei suoi dopo un tiro ravvicinato di Bernardeschi respinto male da Provedel. La ribattuta in porta non può essere così sbagliata dall’esterno juventino. Decisivi i cambi di Pirlo, che hanno di fatto cambiato il volto del match. Poco dopo aver segnato il 2-0, il tecnico della Juventus decide allora di concedere al suo giocatore un po’ di riposo in vista della sfida contro la Lazio di Simone Inzaghi. Pirlo inserisce così Ramsey al posto dell’autore del secondo gol. Nel tentativo di cambiare l’inerzia della gara Italiano opta invece per un triplice cambio. Dentro Galabinov, Verde e Acampora al posto di Nzola, ancora non al meglio dopo l’infortunio, Maggiore e Farias. Su calcio di punizione, la conclusione di Cristiano Ronaldo viene bloccata in tuffo del portiere dei liguri, mancando così la rete che avrebbe portato il portoghese a pari gol in carriera con una leggenda come Pelé. Lo Spezia con i nuovi entrati riesce a rendersi più minaccioso dalle parti di Szczesny, ma Italiano si arrabbia molto per le occasioni perse, che comunque i liguri sono stati in grado di crearsi. Gyasi sfiora il pallone che sarebbe valso una ribattuta in porta vincente. Maggiore si fa ribattere un tiro dalla difesa di casa. Nulla di fare per gli ospiti che comunque continuano ad attaccare, pur concedendo più spazio in difesa a CR7 e compagni. I cambi effettuati finora da Italiano non bastano, così all’86’ il tecnico dello Spezia inserisce anche Agoume al posto di Leo Sena, nel tentativo di riaprire la gara nel finale.
Le cose non vanno però come spera l’allenatore della squadra ospite, perché con un tiro dei suoi, dopo tanti errori, è proprio Cristiano Ronaldo a mettere il sigillo sulla partita con un tiro che non può sbagliare e che batte l’impotente Provedel. La Juventus soffre così nella prima parte della partita, per via dell’organizzazione e del possesso palla dello Spezia, ma Pirlo inserendo due giocatori come Morata e Bernardeschi è riuscito a dare una svolta in corsa, portando la Juventus a quota 49 nella classifica di Serie A. Tre punti che erano di fatto obbligati per continuare a sognare il decimo scudetto consecutivo. I quattro minuti di recupero assegnati da Sacchi basteranno ai liguri per trovare il gol, neanche con un calcio di rigore di Galabinov assegnato dopo un fallo di Demiral, decretando così il successo dei padroni di casa.
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Reti: Morata 62′, Chiesa 71′, Ronaldo 89′
Juventus (4-4-2): Szczesny, Frabotta (Bernardeschi 61′), Alex Sandro, Demiral, Danilo, McKennie (Morata 61′), Rabiot, Bentancur, Chiesa (Ramsey 72′), Kulusevski (Di Pardo 88′), Ronaldo.
Allenatore: Andrea Pirlo
Spezia (4-3-3): Provedel, Marchizza, Erlic, Terzi, Vignali, Maggiore (Acampora 72′), Leo Sena (Agoume 86′), Estevez, Farias (Verde 72′), Gyasi, Nzola (Galabinov 72′).
Allenatore: Vincenzo Italiano
Arbitro: Juan Luca Sacchi
Ammoniti: Frabotta, Demiral
Espulsi: –
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