Uno studio dell’Iss ha rivelato che da gennaio l’incidenza dei casi di Covid tra i giovani ha superato quella registrata tra gli adulti.
Secondo un report dell’Iss intitolato “Focus sull’età evolutiva”, per la prima volta dallo scoppio della pandemia l’incidenza dei casi da coronavirus tra i giovani ha superato quella tra gli adulti. In particolare, la fascia d’età presa in esame è quella degli under 20. Lo studio è stato presentato lo scorso venerdì al Comitato tecnico scientifico e si riferisce agli ultimi mesi in Italia.
Il dossier potrebbe rivelarsi decisivo nelle scelte del governo relative alla scuola, tema particolarmente legato anche ai trasporti: secondo quanto emerso si starebbe prendendo in considerazione l’ipotesi di istituire la Didattica a distanza obbligatoria quando la soglia dei contagi raggiunge circa 250 casi ogni 100mila abitanti.
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Covid, aumenta l’incidenza nei giovani: lo studio dell’Iss
Secondo l’Istituto Superiore di Sanità l’incidenza dei casi di contagio tra gli under 20 ha superato quella delle fasce di popolazione più adulte a partire da fine gennaio, per poi attestarsi nel mese di febbraio. In media nell’ultimo mese e mezzo i casi di Covid tra i giovani sono stati intorno ai 150 per 100mila abitanti. Tra loro, quelli tra i 13 e i 19 anni hanno registrato più contagi, poco meno di 200 casi ogni 100mila abitanti, mentre nei più piccoli l’incidenza è stata decisamente più bassa.
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Nel report dell’Iss viene tuttavia specificato che il 60% dei giovani ha contratto il virus in forma lieve e che quelli gravi sono invece pochissimi. Inoltre, osservando la curva epidemiologica, si registra un calo tra gli under 20 rispetto al mese di novembre, quando i casi diagnosticati erano stati 106mila. Da dicembre ad oggi i contagi sono invece scesi fino a circa 61mila. Sempre a novembre, considerando questa fascia di età si era raggiunto il picco dei ricoveri in terapia intensiva, 53, poi scesi a 21 a gennaio.