Una delle voci più importanti del reggae, Bunny Wailer, è morta all’età di 73 anni: aveva suonato per Bob Marley.
Si è spenta a 73 anni una della ultime leggende della musica reggae, Bunny Wailer. Il musicista di Kingston, Giamaica, è stato un membro fondatore dei The Wailers insieme al suo amico d’infanzia, Bob Marley. I due hanno contribuito a esportare e far conoscere la musica originaria dei Caraibi in tutto il mondo. Alla fondazione della band contribuì anche Peter Tosh.
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Bunny Wailer e Bob Marley erano fratellastri: venivano da famiglie monoparentali, quindi il padre di Bunny, Thaddeus “Toddy” Livingston, convisse con la madre di Bob Marley, Cedella Booker. Dalla loro relazione nacque Pearl Livingston, la figlia della coppia e sorella dunque di entrambi i musicisti.
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Insieme, Bunny e Bob Marley hanno raggiunto la fama internazionale con classici del reggae come Simmer Down e Stir It Up, prima che Wailer se ne andasse per andare da solista nel 1974. Ha vinto tre Grammy e nel 2017 ha ricevuto l’Ordine di merito della Giamaica. La sua morte è stata confermata dal manager Maxine Stowe e dal ministro della Cultura giamaicano, Olivia Grange. La causa della morte è sconosciuta, ma era in ospedale da quando ha avuto un ictus nel luglio 2020. Sono decine e decine i messaggi di cordoglio che sono arrivati in queste ore per ricordare il musicista e stare vicini alla sua famiglia.
“La scomparsa di Bunny Wailer, l’ultimo dei Wailers originali, conclude il periodo più vibrante dell’esperienza musicale giamaicana”, ha scritto il politico giamaicano Peter Phillips in un post su Facebook, definendo l’artista scomparso come “fratello buono e consapevole”. La star, il cui vero nome era Neville O’Riley Livingston, era stato l’ultimo membro sopravvissuto dei The Wailers, dopo la morte di Bob Marley per cancro nel 1981 e l’omicidio di Peter Tosh durante una rapina nel 1987.
Il leggendario musicista scomparso oggi ha ricordato in un’intervista di aver costruito la sua prima chitarra da “un bastone di bambù, i fili sottili di un cavo elettrico e un grande barattolo di sardine”. Fu poi cantante Joe Higgs, alias “il Padrino del Reggae”, a prendere sotto la sua ala protettiva il terzetto che ebbe una fama mondiale. Un sodalizio che non fu lunghissimo: si interruppe nel 1973 quando Bunny Wailer scelse di staccarsi dicendo che lo stile di vita itinerante si scontrava con le sue convinzioni rastafariane.
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