Ci troviamo a Carate Brianza, quando un arbitro nella categoria di Serie D ha pronunciato una frase razzista durante il match. Il suo nome è Di Loreto, purtroppo è dovuto uscire scortato dai Carabinieri.
La sua prestazione è subito finita sotto i riflettori della FIGC, ha fischiato due rigori al Bra per poi espellere un calciatore della Folgore Caratese sull’1-1.
A scatenare l’ira dei dirigenti è stata la frase razzista pronunciata dall’arbitro, dove nel momento del rigore a favore del Bra, e da un fallo commesso da Ngom, l’arbitro ha proferito le seguenti parole: “Il vostro negro ha commesso fallo, prendetevela con lui e non con me”.
Di Loreto ha dovuto utilizzare la scorta dei Carabinieri per uscire dallo stadio incolume, mentre la società brianzola indignata per il suo comportamento ha dichiarato di fare un esposto alla FIGC.
La frase ha lasciato di stucco sia calciatori che dirigenti in panchina, l’atteggiamento del direttore di gara è stato sicuramente poco professionale e molto razzista. La situazione è degenerata a tal punto da richiedere l’aiuto delle forze dell’ordine per riuscire ad abbandonare lo stadio.
Subito dopo la sua frase, il clima si è fatto più teso proprio perché la Folgore Caratese ha protestato anche per i due rigori concessi a favore del Bra e per l’espulsione ingiusta di un loro giocatore sul risultato del 1-1.
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Serie D, la Folgore Caratese adirata dopo la frase razzista dell’arbitro
La frase razzista pronunciata dall’arbitro Di Loreto è stata annunciata in un comunicato verso l’AIA la LND e la FIGC. Il Club ha in rosa molti giocatori afroamericani, e per questo motivo ha intenzione di andare fino in fondo alla faccenda, prendendo le dovute precauzioni del caso.
La società ha anche annunciato di assumersi la responsabilità delle proprie azioni legali nei confronti dell’arbitro e dell’ente che lo tutela, chiederanno una punizione esemplare nei confronti dell’arbitro.
Nel 2021 è inconcepibile che un arbitro di gara, il quale dovrebbe essere superpartes, ha enunciato una frase razzista ai danni della dignità di una persona, offendendone l’onore solo dal suo colore della pelle.
Per questo motivo l’arbitro merita una punizione esemplare, e dovrebbe essere escluso dal mondo del calcio in modo da tutelare e prevenire episodi del genere in futuro. Il razzismo va combattuto sin dalle piccole cose, e con questo bisogna anche estirpare le cattive abitudini di queste persone.