Le previsioni meteo per l’Italia di oggi, domenica 28 febbraio, sono all’insegna della fine degli effetti dell’anticiclone africana e relativo ingresso di nuova aria fredda sulla Penisola. Questo evento determina la discesa delle temperature e la comparsa della neve a quota 1200 metri. Previste anche locali nebbie e foschie. Il Dipartimento Nazionale per la Protezione Civile non ha emesso bollettino di allerta
Il Bollettino della Protezione Civile
Secondo i dati presenti nel bollettino ufficiale del Dipartimento Nazionale per la Protezione Civile, emesso ieri, sabato 27 febbraio, e valido fino alla mezzanotte di oggi, domenica 28 febbraio, la cartina dell’Italia è interamente verde. Non sono previste allerta a livello idraulico ed idrogeologico. Escluso il rischio temporali.
🔎🔔Grazie al Bollettino di criticità/allerta puoi verificare se nel luogo in cui ti trovi o dove sei diretto sono previste situazioni di rischio meteo-idrogeologico e idraulico.
📆🟢 Domani, #28febbraio, la mappa è verde!#protezionecivile pic.twitter.com/kkunLh8Y1D— Dipartimento Protezione Civile (@DPCgov) February 27, 2021
Le previsioni meteo dell’Aeronautica Militare per il 28 febbraio
Con i dati presenti nel bollettino ufficiale del servizio meteorologico dell’Aeronautica Militare vediamo nel dettaglio cosa succede nei singoli settori dell’Italia.
Nord Italia: – Bel tempo su tutto il settore ma con nuvolosità diffusa unita a locali nebbie e foschie dense. Deboli nevicate dai 1200 metri sulle Alpi.
Centro Italia e Sardegna: – Nuvole basse e stratiformi su tutto il settore e in particolare sulla Sardegna. Possibili formazioni di locali foschie in particolare lungo le coste della Toscana e del Lazio.
Sud Italia e Sicilia: – Ampio soleggiamento su tutto il settore ad eccezione della nuvolosità compatta su Calabria e Sicilia con possibili piogge.Foschie dense e locali banchi di nebbia su Molise, Puglia e Campania.
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Le temperature
Le minime sono in netta diminuzione e tornano sui valori medi stagionali ad eccezione del lieve rialzo previsto su Liguria e Sardegna. Le massime sono in flessione e in particolare sulle regioni del Centro e del Sud.