Mostro+di+Firenze%2C+Mario+Vanni%3A+chi+era+il+compagno+di+merende
ck12it
/2021/02/27/mostro-firenze-mario-vanni-chi-era/amp/
Cronaca

Mostro di Firenze, Mario Vanni: chi era il compagno di merende

Published by
Gabriele Mastroleo

I delitti del Mostro di Firenze tornano a far discutere e sul Nove va in onda uno speciale, Mario Vanni: chi era il compagno di merende.

(screenshot video)

Li chiamavano “compagni di merende”: tutto nasce da un’espressione usata da Mario Vanni, uno degli imputati al processo per i delitti del cosiddetto Mostro di Firenze. Nato a San Casciano in Val di Pesa il 23 dicembre 1927, soprannominato Torsolo e portalettere in pensione, era uno dei sodali di Pietro Pacciani e involontario ‘protagonista’ di momenti grotteschi al processo.

LEGGI ANCHE >>> Heather Elvis, un giallo ancora aperto: cosa è accaduto

“Signor Vanni, che lavoro fa lei?”, fu la domanda dei giudici in un’udienza e lui rispose: “Io sono stato a fa’ delle merende co’ i’ Pacciani no?”. Risposta dunque che nulla aveva a che fare con la domanda e che suscitò anche una grande ilarità. Peraltro, il pubblico ministro del processo sostenne la tesi che il “compagno di merende” era stato istruito a dare determinate risposte.

LEGGI ANCHE >>> Jessica Carpenter, 20 anni dal suo omicidio: chi era la giovane

Chi era Mario Vanni: il processo per il Mostro di Firenze e le sue uscite choc

In realtà, sembra che Mario Vanni sia stato tratto in inganno dalla domanda che nel dialetto toscano ha lo stesso significato di “ma cosa hai combinato?”. Sta di fatto che proprio dopo che lui ebbe pronunciato quella frase, nacque l’espressione che ancora oggi ricorda quel gruppo di amici, che comprendeva oltre al Vanni e a Pacciani anche Giancarlo Lotti e Fernando Pucci. L’ex postino in particolare venne considerato per tutta la durata del processo il principale sodale di Pacciani.

Quello sui “compagni di merende” non fu l’unico momento di involontaria comicità del processo: si ricorda il suo inneggiare a Mussolini e anche un affronto incredibile al PM Paolo Canessa, una frase che se non fosse appunto grottesca farebbe impallidire. Disse in aula Mario Vanni e per questo venne espulso: “Poi ci sarà il Signore che punirà il signor Canessa co’ un malaccio ‘nguaribile che gli toccherà patire come un cane”. Condannato all’ergastolo in via definitiva nel 2000 per soli quattro degli otto duplici omicidi, l’uomo si vide sospesa la pena nel 2004 e cinque anni dopo morì nell’ospedale di Ponte a Niccheri. Da tempo non era autosufficiente e anche durante il processo mostrò evidenti segni di squilibrio emotivo.

Recent Posts

  • Sport

Annuncio inaspettato di Jannik Sinner: “devo fare qualcosa di concreto” i tifosi tutti con Lui!

Seduto di fronte ai giornalisti a Torino, Jannik Sinner appare rilassato, ma con quella luce…

2 settimane ago
  • Gossip

La sorella di Simona Ventura è identica alla conduttrice: non tutti sanno qual è il suo lavoro

Non molti sanno che Simona Ventura ha una sorella che è identica alla conduttrice: non…

3 mesi ago
  • TV & Spettacolo

Il ballerino di Amici fotografato con lei: lo scatto inedito diventa virale

Mentre tutti sono in attesa dell'inizio della nuova stagione di Amici, è diventato virale uno…

4 mesi ago
  • Gossip

Dopo Temptation Island Lino ci ripensa: come stanno veramente le cose

Dopo Temptation Island Lino Giuliano, fidanzato di Alessia, ci ripensa: ecco come stanno veramente le…

4 mesi ago
  • TV & Spettacolo

L’Amica Geniale torna ma non sarà mai più come priva: le anticipazioni inaspettate

L'attesa è finita per tutti i fans: L'amica geniale 4 sta per arrivare, anticipazioni e…

4 mesi ago
  • Life Style

La dieta del momento conquista tutti, ma c’è un dettaglio “trappola”

E' considerata la dieta del momento ed ha già conquistato moltissimi, ma attenzione al dettaglio…

4 mesi ago