Oggi, sabato 27 febbraio, torna il reality show di Canale 5 “C’è Posta per Te” ospite d’onore il popolare e amatissimo conduttore Gerry Scotti, cuore della sua presenza in studio la sorpresa riservata ad una concorrente, il racconto della brutta esperienza vissuta con il Covid e gustosi aneddoti sul suo passato in politica: Scotti dal 1987 al 1992 è stato deputato della Repubblica.
Sabato 27 febbraio torna il reality show di Canale 5, condotto da Maria De Filippi, “C’è Posta per Te”. Sarà l’ottava puntata. Ospite d’onore il popolare e amatissimo conduttore televisivo e radiofonico Gerry Scotti.
—>>> Ti potrebbe interessare anche Covid, Gerry Scotti in lacrime: “Ero con 24 persone intubate. I negazionisti? Lasciamoli un’ora…
Gerry Scotti ospite d’onore a C’è Posta per Te
Ad annunicare la presenza in studio un tweet partito dall’account ufficiale del programma. Gerry Scotti sarà “il regalo” della famiglia da una concorrente ma, come sempre, la presenza del popolare conduttore riempirà lo spazio con aneddoti e battute. Tre i temi che, secondo le anticipazioni dovrebbe affrontare. Il racconto della brutta esperienza vissuta con il Covid, la nuovissima esperienza da Nonno e qualche gustoso aneddoto sul suo passato in politica. Virginio Scotti, questo il vero nome di Gerry, dal 1987 al 1992 è stato un deputato della Repubblica.
L’amatissimo Gerry Scotti sarà ospite dell’ottava puntata di #CePostaPerTe, domani alle 21.15 su Canale 5 😍 pic.twitter.com/rw6ZGgtTiG
— C’è Posta per Te (@CePostaPerTeOff) February 26, 2021
Deputato del Partito Socialista Italiano dal 1987 al 1992
Forse tutti non sanno che nel 1987 l’allora trentunenne volto di Deejay Television venne candidato, per volere del Presidente del Consiglio Bettino Craxi, nelle liste del Partito Socialista Italiano nella circoscrizione di Milano. Scotti doveva essere solo un riempi lista ma, con 9286 preferenze, venne eletto in Parlamento. L’esperienza non fu particolarmente gratificante soprattutto nella parte finale quando scoppiò Tangentopoli e il PSI venne travolto dalle inchieste. Il suo mandato finì il 22 aprile 1992. Scotti non ricorda con particolare piacere quel periodo tanto di aver presentato formale rinuncia al vitalizio maturato: “Non credo sia giusto averlo” ma se stuzzicato a dovere si lascia andara al racconto di aneddoti davvero gustosi. Succederà anche stasera?