La zona bianca, pur essendo la fascia più bassa di rischio Covid, non è esente dalle restrizioni: vediamo cosa si può fare e quello che non è permesso.
La Sardegna è la prima Regione italiana a passare in area bianca. A stabilirlo è l’ultima ordinanza firmata dal ministro della Salute, Roberto Speranza, sulla base delle indicazioni della Cabina di Regia relative alla curva epidemiologica. Il nuovo provvedimento entrerà in vigore a partire da lunedì 1 marzo.
Nel frattempo è in corso il confronto tra l’Isola, l’Iss e il Ministero della Salute per concordare le modalità attuative del passaggio dalla zona gialla a quella bianca, che dovrebbe prevedere riaperture controllate e graduali attraverso un’ordinanza del Presidente Christian Solinas. Dopo l’area rossa, arancione e gialla, quella bianca è la fascia di rischio Covid più bassa. Tuttavia, anche se la maggior parte delle restrizioni vengono messe da parte, nella zona bianca non è permesso il cosiddetto “liberi tutti”.
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Le regole della zona bianca: cosa si può fare e cosa no
La zona bianca è stata inserita nel sistema a colori dal governo Conte nel mese di gennaio. Secondo quanto previsto dai parametri, la fascia di rischio più bassa scatta quando una Regione registra un Rt inferiore a 1 e contemporaneamente ha meno di 50 casi di contagio ogni 100mila abitanti. Il quadro deve inoltre restare tale per almeno tre settimane consecutive.
La zona bianca non prevede il coprifuoco: a differenza delle altre tre aree è quindi possibile uscire di casa anche tra le 22 e le 5. Gli spostamenti sono consentiti in qualsiasi orario e luogo, purché limitati all’interno della Regione.
I bar e i ristoranti “bianchi” possono restare aperti anche dalle 18 in poi esercitando la classica attività senza limitazioni, nel rispetto delle misure anti contagio. Per quanto riguarda palestre, piscine, cinema e teatri, possono riaprire con orario pieno, sempre facendo rispettare i protocolli di sicurezza sanitaria. Fiere, congressi e discoteche devono invece continuare a restare chiusi.
I cittadini in zona bianca, pur vivendo con meno restrizioni, restano comunque obbligati a indossare sempre la mascherina, sia all’aperto che negli spazi al chiuso, come accaduto negli ultimi mesi per limitare la diffusione del virus. Per lo stesso motivo resta in vigore il divieto di assembramenti.
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