Bologna-Lazio: Tabellino e Highlights – La Lazio fa visita al Bologna al Dall’Ara per fare la partita. Dopo la sconfitta in Champions League con i bavaresi del Bayern Monaco allenati da Flick, gli uomini di Inzaghi vogliono tornare a vincere. Sinisa Mihajlovic, ex bandiera dei biancocelesti, proverà a rendere difficile la vita agli avversari, per quanto la sua squadra non sia una delle più irresistibili del campionato in difesa. Sin dai primi minuti di gioco si vede l’iniziativa della squadra ospite, con Marusic e Milinkovic-Savic in particolare che spingono e si rendono pericolosi con una conclusione che esce di poco rispetto alla porta di Skorupski. Danilo viene subito ammonito per un intervento falloso, rischiando di compromettere la sua prestazione per tutto il resto della partita, ma nella prima frazione di gioco sono ben altri gli episodi che vanno a indirizzare, almeno provvisoriamente la partita.
Svanberg al 16′ commette un fallo da rigore molto ingenuo su Correa, ma dal dischetto Ciro Immobile tira dal dischetto degli undici metri con molta sufficienza, con il portiere rossoblù Skorupski che riesce addirittura a trattenere la conclusione del bomber biancoceleste sulla linea di porta, senza consentire neanche la ribattuta agli avversari.
Dopo neanche un paio di minuti, su una ripartenza, il Bologna va addirittura in vantaggio, grazie al gol prezioso di Mbaye, che sfrutta bene la pressione alta dei suoi compagni di squadra all’altezza della mediana biancoceleste. Il terzino riesce così a girare al 19′ la partita tutta dalla parte del Bologna. Un chiaro segno, per come si è sviluppato il gol, che Mihajlovic ha studiato bene la partita della Lazio contro i bavaresi. Gli uomini di Inzaghi, nonostante avessero cominciato la partita con il giusto approccio, si ritrovano così in svantaggio e sono costretti a inseguire gli emiliani nel risultato. I rossoblù però continuano a giocare meglio, perché paradossalmente è la Lazio a fare fatica a riorganizzarsi, con la difesa che sembra dare meno garanzie rispetto al reparto speculare dei padroni di casa. Barrow riesce a costruirsi così un paio di occasioni preziose, anche per demerito di Patric che non sta offrendo una delle sue migliori prestazioni, mentre la Lazio ne sbaglia una clamorosa con Correa, che sbaglia completamente l’assistenza al compagno di reparto, con un pallone completamente sbagliato. Per tutto il primo tempo la squadra di Inzaghi non riuscirà più a ritrovare tranquillità e fluidità di gioco, con il Bologna che tatticamente si fa trovare pronto in qualsiasi circostanza, approfittando del vantaggio nel punteggio. Il momento no della Lazio si riconferma anche con l’ammonizione di Patric, che va di fatto “a coronare” quarantacinque minuti completamente da dimenticare. Nel finale della prima frazione di gioco è l’ennesimo errore di disimpegno dalla retroguardia laziale a rischiare di innescare il raddoppio del Bologna, con Reina che è costretto di fatto a un doppio intervento decisivo per evitare la seconda rete dei padroni di casa. Poco prima anche il tanto atteso Soriano si era reso pericoloso con una conclusione da fuori area, ma il pallone era terminato alto sopra la testa del portiere spagnolo. Dopo un primo tempo pessimo, sopratutto in difesa, oltre all’errore decisivo di Immobile dal dischetto, la Lazio è così costretta a cambiare radicalmente nella ripresa, se vorrà provare a rimettere la partita sui giusti binari. Fino all’intervallo il Bologna di Mihajlovic promosso a pieni voti, soprattutto per le direttive tattiche dell’allenatore serbo, che hanno saputo mettere in evidenza e colpire i punti deboli e i nervi scoperti della formazione di Inzaghi. La svolta si è concretizzata nell’arco di due minuti, ma anche in altri momenti, per tutto il corso della prima frazione di gioco, i biancocelesti hanno sofferto l’agonismo degli emiliani, mente in più occasioni i rossoblù hanno sfiorato il raddoppio, che non sarebbe stato un passivo troppo ampio per una Lazio irriconoscibile.
L’ennesima brutta notizia per i biancocelesti è l’infortunio di Lazzari, con l’esterno destro che non recupera, dopo il contrasto con Barrow nel primo tempo. Entra così dal 46′ Lulic, con Marusic che si sposta dalla fascia sinistra a quella destra, proprio al posto dell’ala appena uscita. Forse non basterà questo a rialzare la formazione allenata da Simone Inzaghi, ma nella ripresa il copione della gara sembra più o meno simile a quello del primo tempo, con il Bologna che sa sempre mettere in difficoltà la squadra ospite, soprattutto nell’agonismo e dal punto di vista atletico, con anticipi sulla palla e costante pressione sui portatori di palla avversari. La Lazio riesce comunque a procurarsi qualche opportunità, anche se non nitida. Leiva arriva al tiro, ma calcia molto male scagliando la palla con una traiettoria sballata sul fondo. I rossoblù tengono bene in difesa, con Immobile e compagni che non sembrano per nulla in giornata, per quanto stiano provando ad acciuffare il pareggio con maggiore continuità rispetto al primo tempo. Ci prova da distanza ravvicinata anche lo stesso attaccante campano da distanza ravvicinata, ma il tocco del centravanti viene neutralizzato molto bene da Skorupski. Correa al 58′ trova il varco per poter far male alla retroguardia emiliana, ma da un buono spunto si perde malamente mancando l’attimo e smarrendosi nei leziosismi. In questo modo sarà difficile superare anche una pur non irresistibile difesa. Il Bologna ha vita abbastanza facile grazie alla scarsa lucidità degli avversari, ma giocatori come Milinkovic-Savic stanno provando a dare il massimo per cambiare le sorti di una gara che sembra stregata fino a questo momento. A dispetto dei 37 gol subiti, i rossoblù stano in questa occasione proteggendo bene la propria porta, nonostante le assenze di Tomiyasu e Dijks, finora molto impiegati da Mihajlovic per la sua difesa. Un reparto reinventato per via degli infortuni, ma che sta sorprendendo in positivo.
Proprio come accaduto nel primo tempo, al 19′ del secondo, il Bologna torna al gol, esteticamente molto bello, da parte di Sansone, con l’attaccante che riesce a massimizzare il risultato di una palla molto invitante da parte del compagno di squadra e di reparto gambiano Barrow. Con il doppio svantaggio Inzaghi è quindi costretto a tentare il tutto per tutto, nel tentare una disperata rimonta, date le premesse offerte finora in questa partita. In un solo slot di sostituzioni, il tecnico biancoceleste inserisce così al 65′ Muriqi, Pereira e Cataldi, richiamando in panchina anche un attaccante come Immobile, in una serata però completamente da dimenticare. Tra i tanti errori, ovviamente il rigore sbagliato, che avrebbe potuto portare in vantaggio al squadra ospite e dar vita a una partita completamente diversa, una sorta di “sliding doors” che è andato definitivamente a condizionare il resto del match. Dopo una decina di minuti Mihajlovic risponderà al collega allo stesso modo, con una triplice sostituzione che vedrà l’ingresso in campo di Skov Olsen, Schouten e Poli. Fuori poco dopo anche il migliore in campo degli uomini di Mihajlovic, Sansone che con il suo gol ha consacrato un’ottima prestazione, per lasciare il posto a Vignato. Muriqi a otto minuti dalla fine del tempo regolamentare tenta una conclusione dalla grande distanza, ma non trova la porta. Segno che in questa gara molte cose nel reparto offensivo della lazio non hanno funzionato, con il numero di tentativi impossibili e disperati che hanno superato in numero azioni da gol più ragionate e corali. Spazio anche al 39enne Palacio nel finale, per quanto la partita non abbia ormai più molto da dire. Più scoraggiata che determinata a inseguire il pareggio, la squadra di Inzaghi si avvia così a una brutta sconfitta, con il Bologna che ha saputo però ingabbiare tatticamente molto bene la squadra ospite con una pressione a tutto campo. All’86’ il portiere dei padroni di casa è riuscito a respingere sulla linea della propria porta anche un tiro che su calcio piazzato avrebbe riaperto improvvisamente la partita, ma è ormai più che certo che la gara debba terminare a favore degli emiliani, nonostante i cinque minuti di recupero concessi dall’arbitro Giacomelli prima del triplice fischio finale. Troppo evidenti in questa giornata i meriti di Mihajlovic e di tutta la sua squadra, ai quali non hanno potuto fare certo da contraltare i demeriti di tutti i biancocelesti, con colpe ben più gravi rispetto agli errori visti contro una corazzata come il Bayern Monaco in Champions League.
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Reti: Mbaye 19′, Sansone 64′
Bologna (4-2-3-1): Skorupski, Mbaye, Soumaoro, Danilo, Silvestri, Dominguez (Poli 75′), Svanberg (Schouten 75′), Sansone (Vignato 78′), Soriano, Orsolini (Skov Olsen 75′), Barrow (Palacio 83′).
Allenatore: Sinisa Mihajlovic
Lazio (3-5-2): Reina, Acerbi, Hoedt, Patric (Pereira 65′), Marusic, Luis Alberto (Caicedo 76′), Leiva (Cataldi 65′), Milinkovic-Savic, Lazzari (Lulic 46′), Correa, Immobile (Muriqi 65′).
Allenatore: Simone Inzaghi
Arbitro: Piero Giacomelli
Ammoniti: Danilo, Patric, Hoedt
Espulsi: –
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