Carriera e curiosità su Giorgia Girometti, chi è: l’impegno in Africa per Medici Senza Frontiere, cosa sapere su di lei.
Operatore umanitario tra le missioni in diversi Paesi africani, come Congo e Repubblica Centrafricana, Giorgia Girometti è coordinatrice di molti progetti attraverso Medici senza frontiere. Dal 2016 con l’organizzazione, già dai tempi dell’università ha i primi contatti, durante il suo percorso di studi in Francia. In un’intervista ha ammesso che quella era l’ong con la quale avrebbe voluto lavorare fin da subito.
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Dopo diversi anni di lavoro umanitario in una varietà di situazioni mutevoli e instabili sia in Europa che nell’Africa sub-sahariana, grazie a questo suo costante impegno, ha rafforzato le sue capacità di comunicazione e negoziazione in contesti veramente ad alta pressione. Anche nel periodo della piena emergenza Covid-19, è stata attivissima a favore delle popolazioni africane.
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La sfida di Giorgia Girometti al fianco di Medici Senza Frontiere
All’esplosione della pandemia, Giorgia Girometti era nella Repubblica Centrafricana, il secondo Paese più povero al mondo, dove la prima causa di morte è la malaria e si muore per complicazioni da parto, così come per Aids e addirittura morbillo. Intervistata da Paola Saluzzi su Tv2000 a novembre 2020, la giovane attivista e collaboratrice della ong è apparsa anche in televisione nel corso della trasmissione Propaganda Live. In quel caso, fu Diego Bianchi in arte Zoro a intervistarla.
Il suo contributo in questi anni è stato anche nel parlare e denunciare violazioni dei diritti umani, e per il rispetto dei diritti dei rifugiati e dei migranti. Per tale ragione, sempre con Zoro ha organizzato eventi aperti a Roma, nel corso dei quali ha raccontato quelli che sono i drammi delle popolazioni africane, in particolare appunto quella del Congo e quella della Repubblica Centrafricana, due realtà che conosce meglio di altre. Appare anche nel documentario “#CongoTour”, realizzato appunto da Diego Bianchi nell’estate 2018, quando il conduttore televisione e videomaker andò a visitare alcune delle realtà affidate a Medici senza frontiere.