I numeri preoccupanti della diffusione da Covid-19 hanno condotto a dichiarare, a partire dal primo marzo, Basilicata e Molise zona rossa.
Secondo il monitoraggio settimanale Iss-ministero della Salute alle regioni classificate ad alto rischio si vanno ad aggiungere Molise e Basilicata. Le due regioni da lunedì 1 marzo saranno zona rossa.
Leggi anche -> Covid, Iss: “Variante inglese e brasiliana nelle acque di scarico”
I dati di Basilicata e Molise
Per quanto riguarda la Basilicata, attualmente in zona gialla, la decisione di un passaggio diretto alla zona rossa è dovuto all’aumento, in una solo settimana dell’indice di contagiosità da Rt 1,03 a 1,51. Il presidente della regione Vito Bardi ha così commentato questa decisione: “Anche se al momento la pressione sulle nostre strutture sanitarie rimane entro limiti contenuti, con 7 posti occupati nelle terapie intensive, e sul territorio registriamo meno focolai di infezione, nell’ultimo periodo abbiamo assistito a un aumento significativo dell’indice di contagiosità. E questa la ragione alla base della decisione del Ministero della Salute di portare la Basilicata tra le aree del Paese dove applicare le misure più restrittive”.
La richiesta della zona rossa è pervenuta direttamente dalla regione Basilicata così come è avvenuto in Molise “Ho richiesto di rendere tutta la regione Molise zona rossa da lunedì 1 Marzo. Il Governo ha accolto la mia istanza. È un momento delicato per il nostro territorio e chiedo al Governo – che gestisce la Sanità in Molise attraverso un Commissario nominato da Roma – di cambiare strategia e attivare tutte le misure necessarie. Da parte della Regione, per le residue competenze che ci rimangono, siamo a disposizione”. Queste le parole scritte in un post Facebook dal presidente della regione Molise Donato Toma.
Per quanto riguarda l’indice di contagio in Molise non si registra un aumento nell’ultima settimana anzi si è passati da Rt 1.4 di venerdì scorso a 1.11, ma il rischio è l’alta probabilità di progressione nelle prossime settimane.
Zona rossa: cosa cambia
Le restrizioni principali inerenti la zona rossa riguardano gli spostamenti, consentiti solo per motivi di lavoro, salute e necessità. Bar e ristoranti potranno effettuare soltanto servizio da asporto. Per quegli esercizi commerciali che svolgono prevalentemente attività di bar, senza cucina, è consentito il servizio d’asporto fino alle 18.00, per i ristoranti invece fino alle 22.00. Chiuse le attività commerciali al dettaglio con l’eccezione della vendita di generi alimentari e di prima necessità.
Chiudono anche i musei. Le funzioni religiose sono consentite nel rispetto delle misure di sicurezza volte al contenimento della pandemia. Sospese le attività presso i circoli sportivi ad eccezione per i professionisti e per quelle prestazioni di carattere terapeutico. Per quanto riguarda la didattica, le scuole saranno aperte solo fino alla prima media, dalla seconda in poi è prevista la didattica a distanza.