Colpo di scena nel giallo di Kristina Gallo, la donna trovata morta nel sua abitazione nel 2019. Il cellulare della trentenne a ripreso ha funzionare.
Svolta nel caso di Kristina Gallo, la trentenne trovata morta nella sua abitazione a Bolognina, il 25 marzo del 2019. In un primo momento si credeva che si fosse trattato di un decesso per cause naturali, ma il cellulare della vittima, inizialmente scomparso, ha ripreso a funzionare. Si indaga ora per omicidio volontario.
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Il Caso di Kristina Gallo
Il corpo senza vita di Kristina Gallo venne trovato dal fratello che era andato a cercarla perchè non la sentiva da diversi giorni. Il corpo della donna è stato trovato nella sua camera da letto, in uno stato di conservazione tale da non consentire al medico legale di stabilire esattamente la data del decesso. La morte di Kristina Gallo dovrebbe comunque essere avvenuta tra i 5 e i 6 giorni prima del ritrovamento del corpo.
La morte della donna è stata inizialmente ricondotta ad un letale arresto cardiaco. Tuttavia Kristina Gallo non riportava malattie pregresse e non è emerso dalle analisi l’ uso di sostanze stupefacenti o di alcool. Sollevava dubbi inoltre il fatto che la perizia effettuata sul corpo della trentenne non è stata del tutto completa. Le vie respiratorie di Kristina al momento del ritrovamento erano ormai deteriorate, non è stato pertanto possibile esaminarle e stabilire se la morte possa essere avvenuta a causa di un soffocamento.
Strana anche la posizione in cui il corpo della donna è stato ritrovato, una posizione innaturale, senza vestiti indosso. Parte del corpo era sotto al letto della giovane. La scena del crimine è stata inoltre inquinata dal cane della trentenne, rimasto nell’appartamento finchè il corpo non è stato ritrovato. I genitori di Kristina Gallo hanno richiesto che le indagini proseguissero, ed un anno fa sono state riaperte su disposizione del gip Domenico Panza.
Il cellulare torna a funzionare
Il cellulare della vittima non era stato trovato sula scena del crimine sembrava sparito ne nulla, finchè , secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, qualche mese fa ha ripreso a funzionare. Qualcuno ha usato il dispositivo. Gli inquirenti stanno indagando per capire se chi ha usato il cellulare ha qualcosa a che vedere con la morte di Kristina Gallo.
Nel registro degli indagati al momento c’è il nome di un amico della donna. Secondo i tabulati delle chiamate effettuate e ricevute da Kristina nelle ore e nei giorni prima della sua morte ci sarebbe il numero di telefono di quest’uomo.