Gravissimo lutto nel mondo della letteratura: morto Lawrence Ferlinghetti, addio all’ultimo esponente della beat generation.
Il poeta, editore e libraio Lawrence Ferlinghetti, che ha contribuito a lanciare e perpetuare il movimento Beat, è morto. Aveva 101 anni. Ferlinghetti è morto lunedì nella sua casa di San Francisco, ha detto oggi all’Associated Press suo figlio Lorenzo Ferlinghetti. La causa della morte è da addebitare a una malattia polmonare.
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Suo padre è morto “nella sua stanza”, tenendogli per mano “mentre esalava il suo ultimo respiro”, ha detto Lorenzo Ferlinghetti. Lawrence Ferlinghetti amava il cibo italiano ei ristoranti nel quartiere di North Beach dove ha fatto la sua casa e ha fondato la sua famosa libreria. Il figlio ha spiegato che aveva ricevuto la scorsa settimana la prima dose di vaccino contro il Covid-19.
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La morte di Lawrence Ferlinghetti: addio al grande poeta che amava l’Italia
Ferlinghetti era noto per la sua libreria City Lights a San Francisco, un luogo di incontro essenziale per gli esponenti della Beat Generation e altri bohémien negli anni ’50 e oltre. Il suo braccio editoriale ha pubblicato libri di Jack Kerouac, Allen Ginsberg, William S. Burroughs e molti altri. L’uscita più famosa è stata il poema inno di Ginsberg, “Urlo”. Quella pubblicazione ha portato a un processo per oscenità del 1957 che ha aperto nuove strade per la libertà di espressione.
Grande il dolore e il cordoglio del mondo della letteratura a livello internazionale per la morte del noto poeta. Figlio di un immigrato bresciano, Lawrence Ferlinghetti amava molto l’Italia e nel 2011 ha collaborato alle celebrazioni del 150º anniversario dell’Unità del Paese del quale era originario. In quell’occasione, inviò due poesie fonte di ispirazione per molti e a lui venne dedicata una grande mostra a Torino. Spirito anarchico, il poeta aveva come punto di riferimento le grandi socialdemocrazie del Nord Europa.