È stato ufficialmente siglato l’accordo per coinvolgere il medico di base delle famiglie italiane nella campagna del vaccino anti-Covid: sono già pronti 35mila medici di medicina generale.
Dopo diverse settimane di confronto Governo e Regioni hanno firmato il Protocollo d’intesa nazionale con i medici di base per dare il via libera al loro contributo nella somministrazione del vaccino anti-Covid. Come reso noto dalla Federazione dei medici di medicina generale, sono almeno 35mila i medici di famiglia già pronti a procedere con le vaccinazioni nei loro studi. “Questo, ovviamente, avendo a disposizione le dosi sulla base di accordi regionali già presenti o che verranno definiti a breve”, ha sottolineato il segretario nazionale Fimmg, Silvestro Scotti.
Il presidente della Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini, ha spiegato che l’accordo raggiunto permette di guardare con maggiore ottimismo al futuro strategico della campagna vaccinale. “Potremo organizzare in modo più efficace e capillare sul territorio le vaccinazioni – ha spiegato – dando così respiro a tutti gli altri comparti sanitari in prima linea”. Bonaccini ha specificato che i medici di base avranno un approvvigionamento certo che gli garantirà di rispettare le tempistiche verso i propri assistiti e l’anagrafe vaccinale.
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Per consentire ai medici di famiglia di partecipare alla campagna dei vaccini verrà utilizzata un’apposita piattaforma di registrazione delle vaccinazioni effettuate a livello regionale, da trasferire nei dati nazionali. A seconda degli accordi con le Regioni, la somministrazione del siero potrà essere eseguita non solo negli stessi studi dei medici di base, ma anche presso i locali delle aziende sanitarie o presso il domicilio dei pazienti, in base alle circostanze.
Secondo quanto previsto dall’intesa, gli accordi regionali disciplineranno “la platea dei soggetti da sottoporre a vaccinazione da parte dei medici di medicina generale, in relazione alla fascia di età, alle patologie, alle situazioni di cronicità, alla effettiva disponibilità di vaccini, nonché le modalità logistiche/organizzative per la conservazione e la somministrazione del vaccino”. Di conseguenza non tutti i cittadini potranno vaccinarsi presso il proprio medico di famiglia.
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Il ministro della Salute Roberto Speranza ha ringraziato su Facebook tutti i medici di medicina generale, sottolineando che la loro capillarità e il loro rapporto di fiducia con le persone sono un valore aggiunto importante, che consentirà di rafforzare la campagna vaccinale appena aumenteranno le dosi a disposizione delle Regioni.
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