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Atalanta-Napoli 4-2, troppa Dea per i partenopei: Tabellino e Highlights

Published by
Lorenzo Nicolao

Le assenze tra i campani e la prova di forza degli attaccanti bergamaschi decidono una sfida ricca di gol

Atalanta-Napoli: Tabellino e Highlights

Atalanta-Napoli 4-2, Cronaca, Tabellino ed Highlights

Atalanta-Napoli: Tabellino e Highlights – Dopo la sconfitta con il Granada in Andalusia il Napoli di Gennaro Gattuso è chiamato a riscattarsi contro l’Atalanta di Gian Piero Gasperini prima di giocare la partita di ritorno in Europa League giovedì prossimo. Una sfida delicata e anche molto difficile, dato il momento dei partenopei, decimati dagli infortuni e neanche al massimo del morale. I bergamaschi al Gewiss Stadium non vincono da diverse partite, ma come in Coppa Italia sanno perfettamente come mettere in difficoltà la squadra campana. In questa occasione il tecnico della Dea sceglie di schierare addirittura entrambe le punte, tanto Muriel quanto Zapata. Per un problema alla schiena, Gattuso sarà invece orfano del suo capitano Insigne, con Politano costretto a forzare i tempi di recupero e scendere in campo sin dal primo minuto. La partita comincia con quello che è un copione ormai scritto per i nerazzurri di Bergamo, perché la squadra del Gasp inizia subito a esercitare una forte pressione nella metà campo ospite, sfiorando più volte il gol del vantaggio. Tante occasioni non sfruttate, su tutte, appena dopo la mezz’ora, una buona palla servita da Pessina a Zapata, che l’attaccante colombiano non riesce però a controllare nel modo migliore. Il Napoli si avvicina dalle parti di Gollini con un calcio di punizione, grazie a un colpo di testa di Osimhen respinto dal portiere, ma per la maggior parte del tempo la squadra di Gattuso è stata costretta a giocare in difesa per impedire ai padroni di casa di far gol. Missione riuscita, almeno nel primo tempo, ma contro questa Atalanta servirà fare di più, almeno provando a rialzare il baricentro. In un’azione dubbia con Pessina atterrato nell’area di rigore partenopea, ma non rivista al Var dall’arbitro di Bello, le proteste di Gasperini costringono il direttore di gara a espellere il tecnico dei bergamaschi, ma in generale va detto che la Dea non sia stata molto lucida sotto porta. Il Napoli in parte non è nel pieno della fiducia, in parte è condizionato ovviamente dalle assenze, alcune molto pesanti, come quella di Mertens in attacco oppure quelle di Koulibaly e Manolas in difesa. Maksimovic e Rrahmani stanno comunque facendo bene, si è visto contro la Juventus, ma la formazione atalantina sarebbe un cliente difficile per qualsiasi difesa. Il risultato nel primo tempo non si sblocca, ma ai punti meriterebbero i nerazzurri, se non altro perché Gollini non ha quasi mai corso un vero rischio di subire gol. Le differenze sono purtroppo per il Napoli evidenti anche in panchina, perché i bergamaschi hanno tante soluzioni alternative, mentre gli azzurri per via delle assenze hanno ben poco. Gattuso senza molte alternative per poter cambiare rotta, ma dovrà puntare quasi unicamente sugli uomini che ha già in campo.

La ripresa

Il secondo tempo è iniziato con gli stessi interpreti del primo. Il Napoli ha provato a uscire maggiormente dalla propria metà campo, ma l’Atalanta dopo solo sette minuti riesce ad andare in vantaggio grazie al tandem Muriel-Zapata. La coppia colombiana riesce a far male alla difesa partenopea grazie a una buona azione, che dal gioco corale atalantino si illumina con l’accelerazione di Muriel sulla fascia sinistra. Il cross preciso dal fondo campo trova bene in area il connazionale e compagno di reparto che di testa schiaccia il pallone all’altezza del secondo palo. Niente da fare per Meret, che è così costretto a raccogliere il pallone dalla rete. In pochi minuti i bergamaschi riescono così a fare quello che era mancato nei primi quarantacinque minuti: trovare il gol. Con il vantaggio dei padroni di casa, Gattuso deve così fare un tentativo e, anche se non è fisicamente al meglio, rischia Insigne, inserendo il capitano al posto di uno spento Elmas. L’azione favorevole per i partenopei è praticamente un’invenzione di Politano, con l’esterno che intuisce il movimento di Zielinski e lo serve mentre era in corsa in area. Calciando al volo il polacco brucia sul tempo sia i difensori della Dea sia Gollini, che non riesce a intervenire in tempo. Un’autentica perla riesce così a rimettere sul giusto binario il match del Napoli, ma da questo momento in poi l’Atalanta tornerà fortemente a premere gli avversari nel tentativo di andare nuovamente avanti nel punteggio. Proprio da questa pressione si sviluppa il nuovo vantaggio dei bergamaschi. Muriel serve con classe Zapata a destra con l’esterno, il centravanti incrocia dalla parte opposta e trova un Gosens implacabile in corsa che insacca come un fulmine il pallone. È 2-1 per i padroni di casa al 64′. Questo risultato durerà solo per altri sette minuti, perché Muriel sale in cattedra e implacabile dopo un tiro fuori dalla porta di Meret, al secondo tentativo il colombiano non sbaglia. Il terzo gol della Dea è praticamente la dimostrazione che in questo momento l’attaccante sta vivendo un momento d’oro, sempre prolifico sotto porta, sia partendo titolare, sia dalla panchina. Il Napoli ci prova con un tentativo di Insigne, ma la difesa dei bergamaschi saprà resistergli. I partenopei sono chiamati a reagire, ma in questo momento la differenza tra le due squadre sembra evidente. Il match si riapre solo con un autogol di Maehle, in un’azione confusa, dove i difensori atalantini non riescono a respingere bene un tentativo di Osimhen in area. La partita è quindi di nuovo incerta, almeno nel risultato, perché fino a quel momento l’Atalanta sembrava aver consolidato ed essersi assicurata il vantaggio. In un’autentica goleada della ripresa, le emozioni però non sono finite, perché su calcio d’angolo la Dea riprende le distanze grazie a una rete di testa di Romero al 79′. Implacabile sui calci piazzati il difensore argentino. Con il definitivo sigillo sulla partita a poco più di dieci minuti dal tempo regolamentare i padroni di casa riescono così a imporsi, spegnendo definitivamente le speranze degli uomini di Gattuso. Il Napoli ci ha provato più volte, ma sia tecnicamente, sia fisicamente la superiorità dell’Atalanta è stata netta, trascinata da giocatori come Zapata e Muriel, oltre al contributo di interpreti come Romero, che non solo ha giocato egregiamente in difesa, battendosi e neutralizzando Osimhen, ma risultando pericolosissimo in avanti grazie al suo strapotere aereo. Per gli impegni in Europa, gli atalantini sono così lanciati per affrontare mercoledì un’avversaria blasonata come il Real Madrid, mentre il Napoli rischia di sprofondare, se non riuscirà a riprendersi in fretta. Molto dipenderà anche dal rientro degli infortunati che stanno condizionando in negativo le prestazioni dei partenopei nell’ultimo periodo. Paura nel finale sulle condizioni proprio dell’attaccante nigeriano, perché dopo aver perso i sensi in campo, è stato richiesto subito l’intervento dei medici in campo, con seguente intervento dell’ambulanza. Una nota triste e preoccupante che ha condizionato gli ultimi minuti di gara.

 

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Atalanta-Napoli: Tabellino e Highlights

Reti: Zapata 52′, Zielinski 58′, Gosens 64′, Muriel 71′, Gosens 75′ (A), Romero 79′

Atalanta (3-4-1-2): Gollini, Djimsiti, Romero, Toloi, Gosens, Freuler (Pasalic 78′), De Roon, Maehle (Sutalo 90′), Pessina (Palomino 84′), Muriel (Miranchuk 84′), Zapata (Malinovskyi 90′).
Allenatore: Gian Piero Gasperini

Napoli (4-2-3-1): Meret, Mario Rui (Ghoulam 78′), Maksimovic (Koulibaly 78′), Rrahmani, Di Lorenzo, Bakayoko, Fabian Ruiz, Elmas (Insigne 53′), Zielinski (Lobotka 84′), Politano, Osimhen.
Allenatore: Gennaro Gattuso

Arbitro: Marco Di Bello

Ammoniti: Di Lorenzo, Djimsiti, Gosens

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