Incidente Pietro Genovese, il Gup: “Gaia e Camilla investite sulle strisce”

Incidente Pietro Genovese: le due ragazze investite, Gaia e Camilla, stavano attraversando sulle strisce quando furono travolte

pietro genovese condannato

Il Gup (Giudice dell’udienza preliminare) di Roma, Gaspare Sturzo, ha accettato la condanna senza appello che prevede 8 anni di reclusione per Pietro Genovese. Il figlio del noto regista è accusato di omicidio stradale plurimo in relazione all’incidente avvenuto la notte tra il 21 dicembre e il 22 dicembre 2019 dove persero la vita le due ragazze Gaia e Camilla.

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Incidente Pietro Genovese, la procura aveva chiesto 5 anni. Il giudice ha optato per 8

La procura aveva chiesto 5 anni per Pietro Genovese ma il giudice non è stato di questo avvisto e ha optato per 8 anni. Ecco quanto si apprende dalle motivazioni: “È assai elevato il grado di colpa dell’imputato sotto il profilo del quantum di evitabilità dell’evento essendo l’incidente frutto anche di una negligente scelta di mettersi alla guida dopo aver fatto uso di alcol. Gaia Von Freymann e Camilla Romagnoli, invece, erano sulle strisce pedonali, nel tratto della terza corsia di sinistra di corso Francia, dopo che queste avevano iniziato l’attraversamento con il verde pedonale, ma si erano fermate per aver notato alla loro sinistra provenire dal precedente semaforo ad alta velocità tre auto impegnate, di fatto in una gara di sorpassi, che non accennavano a rallentare”.

Il Gup continua: “Iniziando a sgombrare l’impianto semaforico quando era già rosso per tutti i mezzi e correndo sulle strisce pedonali, verso il marciapiede al centro delle due carreggiate, dopo che l’auto ignota aveva dato loro di fatto un affidamento relativo alla concessa precedenza, non potendo tornare indietro per paura di essere investite da altre auto che sopraggiungevano e convinte di essere state notate, tanto da impegnare la terza corsia, quando era già verde veicolare ed in cui erano investite, per un tempo tale che potevano essere viste dal Genovese”.

Il legale della famiglia di Gaia: “La motivazione della sentenza testimonia una condotta assolutamente giusta da parte delle ragazze”

La mamma di Gaia proprio ieri su Facebook ha scritto un post dove racconta di aver sognato sua figlia che le diceva: “Avremo giustizia”. Giustizia che si è concretizzata con la sentenza che ha chiarito tutti i dubbi: Gaia e Camilla stavano attraversando sulle strisce e sono state investite per una fatale disattenzione da parte di Pietro.

A tal proposito ha parlato anche l’avvocato della famiglia di Gaia. Ecco le sue parole: “La motivazione della sentenza è una conferma netta della piena regolarità di condotta di Gaia e Camilla”.

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