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Porto-Juventus 2-1, bianconeri battuti: Tabellino e Highlights

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Lorenzo Nicolao

Due sviste difensive costano care. Pirlo salvato dal gol di Chiesa

Porto-Juventus: Tabellino e Highlights

Porto-Juventus  2-1, Cronaca, Tabellino ed Highlights

Porto-Juventus: Tabellino e Highlights – Nella seconda giornata degli ottavi di Champions League la Juventus torna a inseguire la coppa dalle grandi orecchie nella fase del torneo che conta, quella degli scontri diretti. La partita di andata all’Estadio do Dragao vede i bianconeri far visita al Porto allenato da Sergio Conceiçao. Un avversario alla portata, ma dopo le eliminazioni delle ultime due edizioni della competizione, ai quarti con l’Ajax e agli ottavi con il Lione, la squadra di Andra Pirlo non può di certo abbassare la guardia. Juve in campo con Kulusevski titolare al posto di Morata e al fianco di Ronaldo, mentre Chiesa e McKennie sono in campo dal primo minuto per coprire le fasce. Senza Bonucci i centrali difensivi confermati già alla vigilia sono Chiellini e De Ligt.

Inizio shock

L’avvio del match per una squadra carica di aspettative è piuttosto shockante per gli uomini di Pirlo, perché alla prima gestione difensiva del pallone un passaggio apparentemente semplice di Bentancur favorisce l’intervento di Taremi, che anticipando abilmente Szczesny porta i padroni di casa subito in vantaggio. Bruttissimo errore del centrocampista uruguaiano della Juventus. Una svista che vede i bianconeri sotto di un gol già all’inizio, con il chiaro bisogno di riprendersi subito dalla rete subita alla prima chance degli avversari, oltretutto per proprio demerito. La Juve non sembra però saper reagire, perché continua a faticare nella costruzione dal basso e si espone ad altri pericoli inutili nella prima metà di tempo. Un tiro deviato di Oliveira rischia di insaccarsi, poi i bianconeri tendono sempre a soffrire la pressione degli avversari. Il Porto è invece attento in difesa, con Ronaldo e Kulusevski che non hanno palloni utili, mentre l’unico tiro della squadra ospite parte dai piedi di Chiesa, anche se la conclusione al volo sarebbe stata difficile per chiunque. I portoghesi continuano a pressare molto bene per tutta la prima mezz’ora, con CR7 e compagni che non riescono a trovare continuità nel proprio gioco, in una fase del match molto spezzettata. Tutti i giocatori del Porto giocano dietro la linea del pallone, mettendo così in difficoltà la gestione del pallone dei bianconeri, che spesso non trovano spazio tra le maglie biancoblù dei padroni di casa. Al 33′ arriva pure un altro guaio per Pirlo, in un primo tempo di fatto da incubo per la sua squadra. Per un problema muscolare al polpaccio Chiellini non è in grado di continuare ed è costretto a lasciare il campo per far posto a Demiral al centro della difesa. Il turco torna così a fare coppia con De Ligt, ma il tecnico bianconero è costretto subito a giocarsi una sostituzione. Il primo squillo della Juventus è addirittura una rovesciata in area di Rabiot, sulla quale il portiere Marchesin compie un vero e proprio miracolo. Interviene poi l’arbitro Del Cerro Grande, perché comunque anche in caso di gol sarebbe stato fuorigioco. Nulla da fare quindi per i bianconeri in una serata che sembra stregata. Va detto però che solo nel finale di tempo la Juve è arrivata al tiro, con l’area di rigore del Porto che non è quasi mai presidiata dagli attaccanti di Pirlo. Al 44′ un colpo di testa di Demiral, ma il pallone termina di molto a lato rispetto alla porta dei padroni di casa. Si va così negli spogliatoi sul risultato di 1-0, con i bianconeri che nonostante il 61% di possesso palla non sono riusciti ad arrivare minacciosi dalle parti di Marchesin, per merito dell’attenzione difensiva della retroguardia di Conceiçao, ma soprattutto per i demeriti di una circolazione del pallone troppo lenta e prevedibile.

La ripresa

Il secondo tempo sembra incredibilmente una fotocopia del primo. Ancora un approccio terribile per gli uomini di Pirlo, perché a pochi secondi dall’inizio dl secondo tempo Manafa mette al centro un pallone sul quale De Ligt e Tabiot non riescono a intervenire. Marega arriva così al tiro e infila Szczesny per un gol che vale il raddoppio, senza che i bianconeri siano riusciti prima ad arrivare dalle parti di Marchesin. Una serata che si conferma da incubo per Ronaldo e compagni. Un tiro di Bentancur passa di poco alto sopra la testa del portiere argentino del Porto, ma per il resto non ci sono altri particolari rischi per la squadra di casa fino al 66′, tanto che Pirlo decide di sostituire uno spento McKennie con Morata, arretrando a destra Kulusevski. Manca una mezz’ora di gioco, ma la Juventus non sembra in grado di far male agli avversari, pur avendo un disperato bisogno di far gol, anche in virtù della gara di ritorno all’Allianz Stadium. Morata al 68′ non trova spazio in area con il pallone tra i piedi ma circondato da quattro avversari. Retropassaggio a Danilo, unico libero tra i bianconeri, ma il tiro del difensore finisce di molto fuori rispetto alla porta. La Juve non riesce a reagire con un gioco fluido, ma soprattutto manca il gol, perché comunque con l’ingresso dell’attaccante spagnolo gli uomini di Pirlo hanno saputo rendersi più pericolosi in avanti. Al 70′ un tiro di Chiesa deviato da un difensore e poi respinto lateralmente da Marchesin, ma manca un’azione in attacco pulita che possa permettere alla squadra ospite di andare in gol con facilità. Il Porto è ben messo in campo e quando può riparte rapido con i propri esterni. Tutta sbilanciata in avanti, la Juventus fa spesso fatica a difendere quando i portoghesi riescono a ribaltare l’azione. Oltretutto non riesce con facilità a uscire dalla propria metà campo, e deve fare un grande sforzo per tenere alto il baricentro. Demiral e De Ligt non trovano spesso i compagni in una posizione agevole, ma sempre spalle alla porta, perché i bianconeri fanno poco movimento in avanti e il pallone circola lento. Questo facilita notevolmente i compiti della difesa di casa, anche se va detto che, pur con il favore degli episodi, Conceiçao ha preparato il match molto attentamente e facendo le scelte tattiche giuste. Inoltre da queste parti anche il modo di giocare sembra essere neutralizzato, perché i giocatori del Poro lo conoscono molto bene, avendolo avuto sempre come idolo di casa.

Gol di Chiesa

La luce in fondo al tunnel i bianconeri la trovano però con un’ottima azione di Rabiot sulla sinistra, che con un passaggio tagliato riesce a trovare Chiesa libero e in corsa verso la porta. Calciando al volo e a giro l’esterno della Nazionale riesce ad anticipare la difesa avversaria, forse per la prima volta nell’intera partita. Quanto basta per un gol della bandiera preziosissimo, dopo il quale la Juventus trova subito un’altra ripartenza con Morata, ma l’attaccante spagnolo è in fuorigioco. Non ci sono altre particolari azioni degne di nota e in grado di far cambiare il punteggio. Un’altra brutta notizia per Pirlo è invece l’infortunio di De Ligt, costretto a rimanere in campo perché panchina della Juventus senza difensori, ma evidentemente il difensore olandese non è in grado di correre e di giocare come vorrebbe. Nel finale un’azione dubbia che vede Ronaldo travolto in area, ma poco dopo da parte dell’arbitro spagnolo arriva solo il triplice fischio. La Juventus ha sì segnato un gol, ma è costretta rimontare nella partita di ritorno, dopo una serata più che deludente, anche se non condanna i bianconeri. Bene il Porto, che però dovrà riconfermare questa prestazione anche a Torino il 9 marzo, se vorrà passare il turno e accedere ai quarti.

 

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Porto-Juventus: Tabellino e Highlights

Reti: Taremi 2′, Marega 46′, Chiesa 82′

Porto (4-3-3): Marchesin, Sanusi, Mbemba, Pepe, Manafa, Otavio (Diaz 57′), Uribe, Oliveira (Loum 90′), Corona (Conceiçao 90′), Taremi, Marega (Grujic 66′).
Allenatore: Sergio Conceiçao

Juventus (4-4-2): Szczesny, Alex Sandro, Chiellini (Demiral 35′), De Ligt, Danilo, Chiesa, Rabiot, Bentancur, McKennie (Morata 63′), Kulusevski (Ramsey 76′), Ronaldo.
Allenatore: Andrea Pirlo

Arbitro: Carlos Del Cerro Grande

Ammoniti: De Ligt, Danilo, Demiral, Alex Sandro

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