La battuta su Melania Trump costa caro ad Alan Friedman: il giornalista statunitense riceve il bando, l’esclusione definitiva e non sarà più invitato su Rai Uno, come dichiarato dal direttore Stefano Coletta.
Le parole infelici di Alan Friedman riservate a Melania Trump hanno lasciato il segno. “Trump si mette in aereo con la sua escort, sua moglie, e vanno in Florida”, aveva detto il giornalista di origini americane alcune settimane fa in diretta a “Unomattina”. Le sue dichiarazioni avevano generato una grande polemica, costringendolo a fare un passo indietro.
“Ho fatto una battuta di pessimo gusto, per cui chiedo scusa”, aveva poi spiegato durante “L’Aria che tira”, sottolineando di essere sempre stato contro la misoginia e il maschilismo. Tuttavia le sue scuse non sono bastate per scongiurare provvedimenti: Alan Friedman è stato bandito da Rai Uno e non sarà più invitato nelle trasmissioni della rete.
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Le parole del direttore di Rai Uno sull’esclusione di Alan Friedman
Lo scorso 26 gennaio il direttore di Rai Uno, Stefano Coletta, era stato convocato in Commissione di Vigilanza Rai per parlare tra i tanti temi anche della battuta infelice di Alan Friedman. Durante l’audizione il dirigente ha motivato l’esclusione del giornalista statunitense dalla rete.
“Chiunque abbia lavorato con me sa quanto io abbia lavorato come autore sulla figura femminile e sul tema della violenza alle donne”, ha spiegato Coletta, ricordando di essere stato curatore anche di “Amore criminale” e di “Chi l’ha visto”. “Cronache di diverso spessore – ha specificato – che non mi possono non aver portato immediatamente a stigmatizzare con grandissima determinazione davvero l’orrenda locuzione linguistica utilizzata da Alan Friedman”.
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Il direttore di Rai Uno ha dunque spiegato di aver chiesto ai suoi vicedirettori e a tutti i dirigenti di non ospitarlo più. “Non si possono tollerare nel rapporto uomo-donna, nella quota rappresentativa delle diversità – ha evidenziato – falsi incidenti. Non si possono tollerare, vista la responsabilità che la televisione ha su una trasversalità di culture e di sensibilità”.