Biagio Antonacci, il figlio Paolo sbarca a Sanremo 2021
Paolo Antonacci sbarcherà a Sanremo con il pezzo scritto appositamente per Annalisa. Oltre ad essere il figlio di Biagio Antonacci, è anche il nipote di Gianni Morandi, nel 2019 è stato autore anche del brano cantato da Nek “Mi farò trovare pronto”.
Definito “golden boy” dagli autori e critici italiani, le sue canzoni hanno ispirato tante generazioni di artisti, e sono state utilizzate da molti nomi famosi nella musica italiana.
Paolo ha scritto brani per Eros Ramazzotti, Due Volontà, Annalisa “Dov’è che si va”, Alessandra Amoroso “La Stessa” e Irama con “Sceglimi. Il ragazzo si è confermato un vero e proprio talento anno dopo anno, canzone dopo canzone, e successo dopo successo, la sua famiglia è stata la prima a cercare di catalizzare la sua vena artistica e supportarlo in ogni sua scelta.
Nasce dal matrimonio tra Biagio Antonacci e Marianna Morandi, Paolo ha anche studiato, infatti recentemente si è laureato in Scienze della Comunicazione all’Università IULM di Milano, suo nonno Gianni ha voluto celebrare il tutto su Facebook, postando la foto che ha fatto il giro del web con un selfie anche su Instagram.
Paolo Antonacci a Sanremo, il suo percorso artistico
Proprio quando ha scritto la canzone per Nek, Paolo Antonacci era incredulo, ma sin dal primo momento in studio è nata una bella alchimia tra i due. Un rapporto umano ha fatto si che Paolo e Nek collaborassero per quel brano da presentare al Festival, in tutto questo Paolo si è sentito onorato.
Il brano presentato a Sanremo è stato ispirato dalla poesia “E’ l’amore” di Jorge Luis Borges, basandosi su quella poesia, il giovane artista ha cercato di dare il suo tocco finale per presentarla.
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Paolo racconta anche la sua storia in una famiglia dove la musica è sempre stata presente, e soprattutto il Festival di Sanremo è sempre stato un appuntamento importante e aspettato tutto l’anno. Mentre era un bambino, racconta che era solito girovagare per casa e sentire i provini delle canzoni, oppure i suoni del computer o i programmi che si avviano.
Sin dalla tenera età ha pensato di poter riuscire a rendere la musica il suo mestiere, frequentando l’Università, questo obiettivo è andato scemando e il desiderio di fare musica si è affievolito con il tempo. Alla fine, ha aperto gli occhi, proprio quando ha scoperto che il ruolo stava tra chi produce la musica e chi la canta, ovvero chi scrive i testi, le emozioni e tutto ciò che rende un pezzo unico e ascoltabile più e più volte.
Il ragazzo dichiara di aver imparato a conoscere il mondo dell’autorato, provenendo da una famiglia di grandi artisti, non sapeva che esistesse la possibilità reale e concreta di scrivere canzoni per altri cantanti. Pensava di incidere un disco, ma quando immaginava sé stesso mentre cantava, non si sentiva pronto e non sapeva come metterci la faccia.
La paura di essere il figlio di Biagio Antonacci, ha contribuito al crescere dei suoi timori, e soprattutto a doversi guadagnare tutto con fatica e sudore per non esser definito il solito figlio di papà. Vedremo cosa ci presenterà al Festival di Sanremo.