Spezia-Milan: Tabellino e Highlights – Con la sconfitta della Juventus di Andrea Pirlo in casa del Napoli, il Milan di Stefano Pioli ha possibilità di allungare in classifica, in attesa dell’Inter che giocherà in casa contro la Lazio. I rossoneri fanno visita allo Stadio Picco di La Spezia contro la formazione allentata da Vincenzo Italiano. Ultima sfida in Serie A prima del derby, Pioli schiera tutti i titolari, lasciando però spazio a Dalot a destra, data la squalifica di Davide Calabria. Il suo collega ha invece diverse assenze, soprattutto in attacco, orfani di Nzola, ma Italiano, dopo aver recuperato Maggiore in avanti e con Agudelo prima punta come “falso nueve”, non rinuncia a un 4-3-3 dinamico per impedire ai rossoneri di fare facilmente gioco nella metà avversaria, tenendo quindi alto il baricentro. La partita è subito complicata per la capolista, perché i bianconeri non rinunciano a fare il gioco, anche con i limitati mezzi tecnici che hanno per confrontarsi con i rossoneri. Ibrahimovic fa fatica a trovare palloni giocabili, mentre Leao, Hernandez e Calhanoglu si trovano in più occasioni in vicoli ciechi, chiusi abilmente dalla linea difensiva studiata dal tecnico dello Spezia. Inoltre Donnarumma viene subito impegnato d una formazione molto coraggiosa, che non rinuncia a cercare il gol del vantaggio e che non gioca di certo per il pareggio. Saponara si ritaglia un’ottima occasione da gol, ma è il portierone rossonero ad opporsi con tutto il suo talento. A metà della prima frazione di gioco ci prova di terza il terzino francese del Milan, su un calcio di punizione calciato da Calhanoglu, ma il pallone si spegne sul fondo senza creare troppi pericoli a Provedel. Il diavolo riparte spesso dalla propria area di rigore, anche con la grande tecnica di Hernandez, ma lo Spezia è molto attento, soprattutto con la sua retroguardia. Il pressing alto dei liguri paga e la formazione di Italiano riesce ad arginare per 45 minuti i tentativi del Milan. I rossoneri soffrono e non riescono a esprimere il loro gioco migliore, per quanto questo approccio richieda allo Spezia il massimo sforzo atletico, con il dubbio che la squadra possa tenere questo ritmo per novanta minuti. Al momento Pioli può solo studiare una soluzione alternativa, magari dalla panchina, con gran parte delle riserve invitate a scaldarsi già dalla mezz’ora. In particolare Mario Mandzukic, che sicuramente avrà modo, rispetto a un giocatore che si è visto poco nella prima frazione di gioco come Leao, di battersi maggiormente e di fare a spallate con i difensori bianconeri. Nel frattempo le squadre rientrano negli spogliatoi sullo 0-0 senza particolare avvicendamento tecnico e tattico.
Non ci sono sostituzioni, almeno tra il primo e il secondo tempo. Il Milan prosegue con gli stessi undici, nel tentativo di scardinare la difesa ligure, ma in realtà è di nuovo lo Spezia a partire molto forte, sfiorando nuovamente il gol del vantaggio. Ai bianconeri manca il cinismo sotto porta, altrimenti il risultato sarebbe già cambiato a favore dei padroni di casa. L’approccio aggressivo dello Spezia si vede anche dalla prestazione di un giocatore come Agudelo, che in pressing e senza commettere fallo riesce a strappare il pallone a Dalot con grande maestria. L’azione non porterà poi a un’azione da gol, grazie all’intervento di Romagnoli di testa, ma il Milan è costretto a prestare molta attenzione in questi frangenti, perché la capolista sta rischiando troppo. Poco dopo è Ibrahimovic a guadagnare un’ottima punizione dal limite per i suoi, alzando così il baricentro della squadra e facendo respirare i compagni, ma Calhanoglu al momento della battuta scivola, con il pallone che sbatte sulla barriera senza particolari rischi per Provedel. Poco dopo i liguri ci riprovano, con un tiro dal limite, ma è Kjaer a immolarsi nuovamente per proteggere la propria porta. Di fatto le squadre se la giocano sorprendentemente alla pari, con Agudelo e Saponara che sono i migliori fra gli uomini di Italiano, mentre i rossoneri sono spesso costretti a ripiegare, con grande sofferenza. Ruoli di fatto invertiti in questa fase, dove sono i bianconeri a cercare con maggiore insistenza il vantaggio rispetto alla squadra ospite.
Gli sforzi dei padroni di casa vengono ricompensati al 55′, perché grazie a un’azione perfetta e a un gran fraseggio gli spezzini saltano la difesa del Milan con una buona triangolazione che libera di fonte alla porta sguarnita Maggiore, che ha l’unico compito di depositare delicatamente il pallone in rete. Vantaggio meritatissimo per la squadra di casa, per l’esultanza di Italiano, che comunque continua a spronare i suoi, invitandoli a non distrarsi. Ibrahimovic prova subito a reagire, ma un suo calcio di punizione si spegne sulla barriera ligure, ancora una volta. Il Milan va però in gran sofferenza perché, nonostante il vantaggio, lo Spezia continua a giocare con spunti di grande calcio e con immensa intensità agonistica. Il diavolo ripiega dietro la linea del pallone e rimane così schiacciato nella propria metà campo. Prestazione sontuosa di tutti i giocatori bianconeri, per una partita preparata in modo perfetto dal loro allenatore. A questo punto Pioli è costretto per forza a intervenire, per nulla soddisfatto di come stia andando la partita dei suoi. Mandzukic, Meité e Tomori in campo per provare a cambiare la rotta e rimettere il match sul giusto binario. Non mancano però avvicendamenti anche con un minimo di pensiero al derby del prossimo weekend, perché naturalmente in un calendario così fitto, con le coppe Europee che riprenderanno in questo mese, il tecnico rossonero è chiamato anche a gestire le energie della sua rosa.
I subentrati non fanno in tempo ad ambientarsi che si mette in mostra anche Bastoni con un grandissimo tiro mancino sul quale Donnarumma non può nulla. Forte e vicino all’incrocio dei pali, con l’intera difesa milanista colta completamente di sorpresa. Nella settimana in cui lo Spezia cambia la proprietà, di fatto il club ligure riesce a trovare un doppio vantaggio sulla capolista della Serie A con due giocatori che non avevano mai segnato nella massima categoria calcistica italiana. Una gara non pronosticabile e che a tratti ha dell’incredibile, ma non deve sorprendere, se si pensa al lavoro svolto da un allenatore attento come Italiano, di cui si parla un gran bene anche per il futuro. Con tanto impegno ha presentato una signora squadra in Serie A, nella prima partecipazione di questo club alla massima categoria professionistica, mettendo poi alle strette anche una squadra attrezzata come il Milan di Pioli. Con il passare dei minuti i rossoneri non sembrano riuscire a trovare continuità in avanti, se non altro per provare ad accorciare almeno le distanze, ma è lo Spezia a continuare nel suo gioco asfissiante senza soluzione di continuità. La squadra di casa rimane infatti fino all’80’ molto corta, lucida e decisamente compatta, per come riesce a stare in campo. I rossoneri ci provano con maggiore insistenza nel finale, ma manca sempre qualcosa al diavolo per poter segnare anche solo il gol della bandiera. Soprattutto con Theo Hernandez la squadra ospite attacca in profondità, ma nessuno dei compagni arriva a deviare con successo i suoi cross verso la porta di Provedel. Lo Spezia per tutti gli ultimi dieci minuti di gioco decide quasi di chiudersi in difesa, sfinito e senza energie, ma riesce con il massimo sforzo a difendere la propria porta, per tutta la delusione dei rossoneri. Per i liguri una vittoria che resterà nella storia in Serie A e una serata da ricordare anche negli anni a venire. Per il presente, un grande successo di Italiano, che ha preparato tatticamente i suoi a una partita perfetta, ingabbiando completamente un Milan che finora non aveva mai incontrato difficoltà così grandi, neanche nelle poche sconfitte stagionali, soffocato completamente dal pressing e dal punto di vista del gioco, oltre che nel risultato.
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Reti: Maggiore 55′, Bastoni 67′
Spezia (4-3-3): Provedel, Bastoni, Ismajli, Erlic, Vignali, Maggiore (Acampora 83′), Ricci, Estevez, Saponara, Gyasi, Agudelo.
Allenatore: Vincenzo Italiano
Milan (4-2-3-1): Donnarumma, Hernandez, Romagnoli, Kjaer (Tomori 65′), Dalot, Bennacer (Meité 64′), Kessie, Leao (Mandzukic 64′), Calhanoglu (Hauge 83′), Saelemaekers (Castillejo 83′), Ibrahimovic.
Allenatore: Stefano Pioli
Arbitro: Daniele Chiffi
Ammoniti: Vignali, Bastoni, Erlic, Dalot
Espulsi: –
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