Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, riceverà alle 19 di questa sera presso il Palazzo del Quirinale, il presidente del Consiglio incaricato, Mario Draghi, il quale presenterà al capo dello Stato la lista dei nuovi ministri.
Cosa accadrà nei prossimi giorni
Dopo che Draghi avrà sciolto la riserva, si terrà la cerimonia del giuramento da parte dell’ex presidente Bce questo fine settimana. In seguito, nelle giornate di martedì e mercoledì, ci sarò il voto di fiducia nelle Aule di Camera e Senato.
Cosa faranno i partiti
Meloni, leader di Fratelli d’Italia, indecisa sul no o sull’astensione: “Valuteremo dopo aver visto squadra e programma”. In intervista per Sky Tg24, alla domanda su cosa potrebbe spingerla a cambiare idea, Meloni ha ricordato che lei da sempre è stata contro i governi tecnici.
Salvini pronto a stringere alleanze anche con politici ai suoi antipodi come Boldrini: “Metto da parte le antipatie e lavoro”. A Mattino 5, programma in onda su Canale 5, il leader leghista ha detto: “Su vaccini e posti di lavoro dovrebbero essere tutti d’accordo, anche sul tema scuola. Mentre su questioni sulla lotta alla droga la vediamo in maniera diversa: noi pensiamo che vada combattuta sempre e comunque, qualcuno in maggioranza pensa che siano un passatempo”, ha osservato. Ma per quanto riguarda il nuovo governo sarà in prima linea a sostenerlo.
Il sostegno dei Dem a Draghi viene confermato ancora una volta. Nicola Zingaretti inoltre esprime anche molte preoccupazioni su una “generale marea antipolitica” che punta a “delegittimare il Pd” e a “destabilizzare” l’intero sistema politico. Nonostante questo però il Pd non demorde e richiede a grande voce “una squadra autorevole, formata nel rispetto del pluralismo politico e che rispetti la differenza di genere”.
Non solo tecnici al governo
Alcune indiscrezioni portano avanti supposizioni che al Consiglio dei ministri non siederanno soltanto tecnici. Nella squadra del professore ci sono ancora molti tasselli da definire , in modo particolare quella relativa al ministero della transizione ecologica, posizione molto ambita da tutti i partiti.