Con il Giovedì grasso prende il via il Carnevale: i festeggiamenti, come da tradizione, si concludono il Martedì grasso, per dare poi inizio alla Quaresima.
Oggi, 11 febbraio, è il cosiddetto Giovedì Grasso, ricorrenza che segna l’inizio ufficiale del Carnevale. Si tratta del primo giorno della settimana “grassa”, che va a concludersi con il Martedì grasso. Successivamente prende il via la Quaresima con il Mercoledì delle Ceneri. Il Carnevale, essendo una festività mobile, si basa sul giorno in cui viene celebrata la Pasqua, perciò la data del calendario varia di anno in anno.
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Giovedì grasso: il significato della festa
Che il Carnevale sia legato alla tradizione pasquale, lo si evince anche dal nome della festa, le cui origini etimologiche derivano dal latino “carnem” e “levare”. Il significato letterale sarebbe “eliminare la carne”. Secondo la tradizione, la Quaresima impone infatti un periodo di digiuno lungo 40 giorni in preparazione alla celebrazione della Pasqua. La settimana del Carnevale rappresenta dunque l’ultima occasione per “banchettare” prima della lunga penitenza.
Il giovedì che precede la Quaresima viene per questo motivo definito “grasso”, come anche il martedì successivo che segna l’atto finale della festività. Storicamente nell’arco della settimana del Carnevale venivano organizzati abbondanti banchetti per favorire i peccati di gola, mentre al giorno d’oggi l’aspetto caratterizzante della ricorrenza sono le celebri frittelle.
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Esiste comunque un’eccezione nella durata del Carnevale: se in tutta Italia inizia il Giovedì grasso e finisce il Martedì grasso, nell’arcidiocesi di Milano, che segue il calendario ambrosiano, la ricorrenza dura fino al sabato successivo al Mercoledì delle Ceneri. Il motivo risiede nella data diversa della Quaresima, che secondo tale calendario cade di domenica. La tradizione deriva da Sant’Ambrogio che tardò il rientro da un pellegrinaggio, facendo slittare l’inizio delle penitenze pasquali.