L’ex segretario dell’Udc Lorenzo Cesa è stato ricoverato ieri sera per Covid: l’annuncio dell’ufficio stampa
Lorenzo Cesa, segretario dell’Udc fino a tre settimane fa, è stato ricoverato causa Covid allo Spallanzani di Roma. La notizia viene diffusa dall’ufficio stampa del partito. Il ricovero è avvenuto ieri sera presso presso il dipartimento guidato dal Professor Nicola Petrosillo. “Le sue condizioni sono da considerarsi stazionarie“, spiega in chiusura la nota stampa. Lo stesso Cesa con un tweet ha comunicato il suo ricovero.
Settant’anni il prossimo agosto, Cesa è stato segretario dell’Udc dal 2005 fino allo scorso 21 gennaio quando nell’ambito di un’inchiesta antimafia con il blitz delle forze dell’ordine “Basso profilo” fu coinvolto con l’accusa di associazione esterna.
Cari amici, sono stato ricoverato ieri sera per #Covid19 all’Ospedale #Spallanzani presso il Dipartimento guidato dal professor Nicola Petrosillo. Le mie condizioni sono stazionarie. Ringrazio tutti per le manifestazioni di affetto e vicinanza!
— Lorenzo Cesa (@L_Cesa) February 10, 2021
Secondo l’indagine della Procura della Repubblica di Catanzaro Cesa è indagato per fatti di ‘ndrangheta risalenti al 2017 come egli stesso aveva dichiarato dopo l’avviso di garanzia. Quello stesso giorno rassegnò le dimissioni da segretario nazionale del partito.
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Lorenzo Cesa, la lunga carriera nella Dc
Lorenzo Cesa è un politico di lungo corso. Fin da giovane ha militato nella Democrazia cristiana. È stato dirigente del movimento giovanile del partito nel quale ha poi ricoperto molti incarichi. Ha lavorato nel mondo bancario e nel 1994 ha contribuito alla fondazione del Ccd poi dell’Udc.
Nel 2004 la prima elezione al Parlamento europeo, incarico lasciato dopo due anni perché eletto alla Camera dei Deputati in opposizione alla maggioranza di governo del centrosinistra guidato da Romano Prodi.
Nel 2014 è risultato di nuovo eletto al Parlamento Europeo, obiettivo che non riuscì a ottenere nel 2019 quando fu il primo dei non eletti.
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Anche in passato è stato coinvolto in altre inchieste giudiziarie come quella sul patrimonio del Comune di Roma quand’era consigliere comunale, quando lavorava all’Anas o nel 2006 nell’indagine Poseidone sempre della Procura di Catanzaro.