Ancora qualche settimana e il vaccino Johnson & Johnson riceverà l’autorizzazione per essere somministrato: il siero si è dimostrato efficace sulle varianti Covid e non ha bisogno del richiamo.
Gli studi della fase III sono terminati e adesso si attende solo l’autorizzazione della Food and Drug Administration, l’ente governativo degli Stati Uniti che si occupa della regolamentazione dei prodotti alimentari e farmaceutici e dell’Agenzia europea per i medicinali. Poi, entro fine febbraio, il vaccino Johnson & Johnson potrà iniziare a essere distribuito.
Le sperimentazioni hanno dimostrato che il siero raggiunge un’efficacia in grado di proteggere anche dalle varianti Covid e che non ha bisogno del richiamo. Gli studi hanno coinvolto oltre 40mila soggetti di varie fasce di età e latitudini. Paul Stoffels, direttore scientifico di Johnson & Johnson, lo ha definito “un passo fondamentale verso la riduzione del peso della malattia per le persone a livello globale”.
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Massimo Scaccabarozzi, presidente e amministratore delegato di Janssen Italia, gruppo del colosso Johnson & Johnson, intervistato dal Corriere della Sera, ha spiegato le caratteristiche del vaccino: “Una sola dose e nessun problema di temperatura di conservazione: a 2/8 gradi è stabile per tre mesi, a -20 gradi è stabile per due anni”.
Scaccabarozzi ha spiegato che il vaccino è stato testato in modo particolare sui malati con altre patologie, come obesità, diabete, tumori o Hiv, risultando efficace al 100% contro il rischio di ospedalizzazione o morte e all’85% contro le forme gravi di Covid. “Abbiamo testato il vaccino anche in Sudafrica in un periodo in cui la variante era già in circolazione – ha sottolineato – e la media sull’efficacia in forme da moderate a gravi si è attestata al 66%”.
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Sull’ipotetica persistenza della contagiosità post vaccino, Scaccabarozzi ha però spiegato che al momento non esistono prove sul blocco della trasmissione del virus. Ad oggi l’Unione Europea ha già una prelazione per 200 milioni di dosi del vaccino Johnson & Johnson e un’opzione per altre 200 milioni. Come ricordato dal dirigente di Janssen Italia, nel nostro Paese dovrebbero arrivare 27 milioni di dosi per altrettante persone.
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