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Atalanta-Napoli 3-1, bergamaschi in finale: Tabellino e Highlights

Published by
Lorenzo Nicolao

Sarà la Dea ad affrontare la Juventus il 19 maggio. In palio la Coppa Italia 2020-21

Atalanta-Napoli: Tabellino e Highlights

Atalanta-Napoli 3-1, Cronaca, Tabellino ed Highlights

Atalanta-Napoli: Tabellino e Highlights – Atalanta e Napoli si contendono l’altro posto della finale di Coppa Italia del prossimo 19 maggio, dopo che la Juventus ha eliminato l’Inter in virtù della vittoria a San Siro nella semifinale di andata. al Diego Armando Maradona nessuna delle due squadre era riuscita a segnare, con i bergamaschi di Gian Piero Gasperini che avevano meritato qualcosa in più. Al Gewiss Stadium entrambe le formazioni sono di fronte a un bivio importante della stagione, perché il trofeo forse più accessibile per partenopei e nerazzurri è a sole due partite di distanza, con la finale contro i bianconeri di Andrea Pirlo a soli novanta minuti. Da una parte il Gasp ha già ampiamente dichiarato quanto questo titolo sia importante per la bacheca della sua squadra, dopo cinque anni di ottima crescita e buonissima gestione, ma priva di trofei. Per Gennaro Gattuso è importante scacciare ancora una volta le ombre che attanagliano la sua panchina, incupite nuovamente dopo la vittoria del Genoa contro i partenopei nell’ultima giornata di campionato. A tre giorni dalla supersfida contro la Juve in Serie A, il morale del Napoli rischia veramente di annichilirsi di fronte a un’altra delusione, con Ringhio che rischierebbe inevitabilmente il proprio ruolo alla guida tecnica della squadra dopo i già sollevati contrasti con la società e la dirigenza di Aurelio De Laurentiis. Gasperini scioglie i suoi dubbi di formazione a destra convocando Sutalo per sostituire in fascia l’infortunato Hateboer. Gattuso decide invece di puntare sin dal primo minuto su Osimhen in avanti, mentre la sua difesa dovrà fare dei grandi sacrifici per contenere gli assalti della Dea, date le assenze di Manolas e Koulibaly. La coppia titolare è rappresentata in questa partita da Maksimovic e Rrahmani, che quest’anno avevano giocato insieme fino a questo momento solo 56 minuti in tutta la stagione. La Dea sembra partire aggressiva da subito grazie a Pessina e alla doppia punta.Con il diffidato Ilicic, giocano infatti dal primo minuto sia Muriel, sia Zapata. Proprio come contro il Torino nell’ultima partita giocata in campionato, l’attacco bergamasco riesce ad avere presto la meglio.

Vantaggio e raddoppio

Prima un paio di tiri dello stesso Zapata, poi con il compagno di squadra colombiano e gli appoggi di Gosens, nell’arco di sei minuti, al 10′ e al 16′ del primo tempo, i padroni di casa riescono a trovare un doppio vantaggio. Prima un tiro molto forte del colombiano sul quale il connazionale Ospina non può nulla. Poi uno scambio di prima nell’area partenopea, con l’esterno tedesco e Zapata che riescono a mettere Pessina da solo davanti alla porta della squadra ospite. Con un tapin vincente e il pallone che prima di entrare in porta colpisce il palo interno, i bergamaschi mettono subito sul binario giusto la gara. Una doppietta che mette subito il Napoli in difficoltà, non solo nel punteggio, ma anche da punto di vista del gioco. Qualche tiro di Insigne di poco a lato della porta di Gollini e l’impegno di Osimhen non bastano però neanche ad accorciare le distanze nella prima frazione di gioco. La Dea riesce a difendere, per poi ripartire in velocità, con Muriel che ha sul destro la palla del 3-0, ma l’attaccante tira a lato, senza impensierire Ospina. Si va negli spogliatoi sul doppio vantaggio dei bergamaschi, ma Gattuso è costretto a tentare il tutto per tutto per far reagire i suoi. A parità di reti sarebbero i partenopei a passare, ma per colpire i padroni di casa occorre forse qualche avvicendamento tattico.

La ripresa

Nel corso del primo tempo Hysaj aveva chiesto la sostituzione per un guaio muscolare, con Mario Rui che gli è subentrato al 42′. All’inizio della seconda frazione di gioco, per motivi puramente tattici, Gattuso decide invece di sostituire uno spento Elmas per far spazio a Politano, nel tentativo di dare un maggiore mordente offensivo alla squadra e impedire che Osimhen rimanga isolato come si era verificato nel primo tempo. I partenopei provano a fare maggiormente gioco in avanti, con l’Atalanta che preferisce aspettare, forte del risultato, ma Gollini non è costretto a particolari interventi, con i tiri verso la porta della dea che continuano a latitare. Il guizzo che riapre i conti è tutto di Lozano, perché al 52′ all’improvviso si accende la manovra offensiva partenopea. Molto abile l’attaccante messicano nel ribattere in porta il pallone dopo un tiro che gli era stato abilmente parato dall’estremo difensore nerazzurro. Gasperini inizia a preoccuparsi, perché invece di difendere e ripartire come nel primo tempo, l’Atalanta è ora troppo passiva e ha praticamente smesso di giocare. Il tecnico dei padroni di casa decide così di mandare a scaldare Ilicic, che prenderà il posto di Muriel al 56′. Dopo una decina di minuti è Gattuso a voler immettere energie fresche nel suo centrocampo, inserendo Demme e Lobotka al posto di Zielinski e Bakayoko. La partita è aperta, ma rispetto agli avversari è l’Atalanta a trovare due buone opportunità, con l’attaccante sloveno che viene murato due volte da Ospina. Poco dopo un errore di Zapata su calcio d’angolo, ma iniziano ad essere delle occasioni malamente sprecate, con un risultato così in bilico per la qualificazione. Ci riprova anche Pessina, con un buon tiro sotto l’incrocio dei pali, ma il portiere dei partenopei è ben piazzato e riesce a respingere anche la conclusione del trequartista. Ancora una volta l’estremo difensore colombiano mantiene in vita le speranze dei partenopei, esattamente come era accaduto nel match di andata del Maradona. Al 74′ l’occasione d’oro per il pareggio se la ricava molto bene Osimhen, ma alla conclusione ravvicinata del nigeriano con il tocco sotto è Gollini a compiere stavolta un vero miracolo. Decisivo non subire il secondo gol in questo momento per la formazione di Gasperini. Nel corso dei minuti l’Atalanta non è più riuscita a creare gioco, mentre il Napoli ha trovato maggiore fiducia in avanti, pur con un gol in meno rispetto a quelli che servono per accedere alla finale. Per gli ultimi dieci minuti di tempo regolamentare erano sul punto di entrare anche Pasalic per la Dea e Petagna per i partenopei, quando la difesa del pallone di Zapata nell’area di rigore avversaria ha permesso poi a Pessina, ancora una volta, di battere nuovamente Ospina. Il 3-1 sembra il definitivo sigillo del passaggio del turno da parte dei bergamaschi, esattamente nel momento migliore del Napoli. Un destino severo, ma che premia il cinismo della Dea e la capacità di soffrire dei nerazzurri. Petagna non servirà a cambiare le sorti dei campani, che dovranno rassegnarsi all’eliminazione e a un nuovo colpo al morale tre giorni prima di un scontro diretto importante come quello contro la Juventus in campionato. Il 19 maggio sarà così l’Atalanta a sfidare proprio i bianconeri, nella partita che assegnerà la Coppa Italia 2020-21.

 

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Atalanta-Napoli: Tabellino e Highlights

Reti: Zapata 10′, Pessina 16′, Lozano 53′, Pessina 78′

Atalanta (3-4-1-2): Gollini, Djimsiti, Palomino (Caldara 72′), Toloi, Gosens, Freuler, De Roon, Sutalo, Pessina (Pasalic 90′), Muriel (Ilicic 56′), Zapata.
Allenatore: Gian Piero Gasperini

Napoli (4-3-3): Ospina, Hysaj (Mario Rui 42′), Rrahmani, Maksimovic, Di Lorenzo, Zielinski (Lobotka 64′), Bakayoko (Demme 64′), Elmas (Politano 46′), Insigne, Lozano, Osimhen (Petagna 79′).
Allenatore: Gennaro Gattuso

Arbitro: Federico La Penna

Ammoniti: Palomino, Hysaj, Zielinski, Di Lorenzo, Insigne

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