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Juventus-Inter 0-0, passano i bianconeri: Tabellino e Highlights

Published by
Lorenzo Nicolao

Con il 2-1 di San Siro gli uomini di Pirlo accedono alla finale del 19 maggio

Juventus-Inter: Tabellino e Highlights

Juventus-Inter 0-0, Cronaca, Tabellino ed Highlights

Juventus-Inter: Tabellino e Highlights – Semifinale di ritorno tra Juventus e Inter all’Allianz Stadium. I bianconeri ospitano la squadra di Conte per provare a chiudere la pratica e accedere alla finale di Coppa Italia. I nerazzurri hanno perso 2-1 in casa la partita di andata e sono chiamati a vincere con almeno due gol di scarto o almeno tre gol segnati. In campo quasi tutti i titolari senza particolare turnover. Negli ospiti tornano Hakimi e Lukaku, squalificati una settimana fa, mentre per la formazione di Pirlo ci sarà ancora una volta tra i pali il portiere di Coppa, il veterano Gianluigi Buffon. Ritmo molto alto sin da subito, anche solo per una partita sentita come il derby d’Italia. Con l’assenza di Vidal, Conte decide di rischiare subito come mezzala il danese Christian Eriksen. Sulla sinistra, per coprire il centrocampista avanzato, un esterno più difensivo come Darmian, mentre il marocchino a destra darà un maggiore aiuto alla manovra offensiva nerazzurra. Un episodio dubbio nell’area di rigore juventina già al 10′, ma il Var conferma all’arbitro Mariani che non c’è nulla. Servito da Hakimi, Lautaro Martinez prova a calciare verso la porta, ma sbatte sulla caviglia di Bernardeschi. Ha la peggio l’attaccante nerazzurro, ma non ci sono gli estremi per il calcio di rigore. Le due squadre si affrontano comunque a viso aperto, senza badare molto alla fase difensiva, ma pressando gli avversari nella propria metà campo. Nei primi minuti è comunque Demiral tra i migliori in campo, molto attento nel coprire la propria area di rigore in un paio di circostanze, allontanando i pericoli dalla propria porta. Per contro i padroni di casa fanno possesso palla, ma i nerazzurri sanno coprire gli spazi del campo molto bene, anche con il baricentro basso, senza subire troppo gli avversari e ripartendo velocemente. Nonostante il ritmo di gioco rimanga alto e le squadre facciano il proprio, in avanti, negli ultimi quindici metri del campo, né l’Inter né la Juventus riescono a creare buone opportunità per andare in vantaggio, una condizione che fa molto comodo ai bianconeri, in virtù del risultato del match di andata. Molto meglio le difese, che evitano particolari rischi, per quanto Hakimi sulla destra si riconfermi il pericolo numero uno per la retroguardia bianconera. La migliore opportunità, su calcio di punizione battuto d Eriksen quasi al limite dell’incrocio delle linee dell’area di rigore, è un colpo di testa di Lukaku ravvicinato, ma il belga angola eccessivamente il pallone, senza trovare lo specchio della porta difesa da Buffon. I bianconeri provano a giocare molto da dietro,  ma in più di un’occasione hanno rischiato pasticci in difesa con l’Inter che pressa molto alta. Più volte lo stesso Cristiano Ronaldo ha provato a richiamare la squadra nel provare ad alzare il baricentro, perché ora la Juventus sta subendo troppo.

La ripresa

Non ci sono avvicendamenti in campo al rientro dagli spogliatoi, dopo che il primo tempo era terminato sul risultato bloccato sullo 0-0. Il primo pericolo creato dall’Inter nel secondo tempo viene di  nuovo dai piedi di Hakimi,, che con il mancino non riesce a trovare la porta con un tiro a giro che termina alto sopra la testa di Buffon. Poco dopo è Ronaldo in una ripartenza ad avere sui piedi il pallone dell’1-0, ma lo spreca malamente solo davanti ad Handanovic, calciando alto. Conte prova a osare inserendo Perisic al posto di Darmian, con Bernardeschi che viene sostituito poco dopo da Pirlo per far spazio a McKennie. Pochi guizzi da parte di Eriksen nei sessanta minuti giocati dal danese, così il tecnico nerazzurro decide di sostituirlo con Sensi. Poco dopo, al 66′, Conte richiama in panchina anche Bastoni, per far spazio a Kolarov. Ronaldo riesce al 70′ a liberarsi abilmente in area di rigore, con i difensori nerazzurri che preferiscono non rischiare il calcio di rigore, ma Handanovic è costretto a mettere i guantoni, per evitare il gol che manderebbe in vantaggio i padroni di casa e complicherebbe la missione qualificazione per l’Inter, con il tempo tiranno che scorre inesorabile. Bene dalla parte opposta De Ligt, il difensore olandese bianconero che va a marcare Lukaku fino a metà campo, senza lasciare spazio al belga per le giocate. Peggiore la prestazione di Brozovic e Bentancur, fonti del gioco di entrambe le squadre, che sbagliano molto in fase di impostazione, condizionando la manovra delle rispettive formazioni. A dieci minuti dalla fine scorre un brivido dietro la schiena di Buffon, perché un cross si Skriniar dalla fascia destra attraversa tutta la linea della porta bianconera senza che nessuno riesca a intervenire, ma con l’area di rigore piana di giocatori. Poco dopo Lukaku prova a deviare un assist alto di testa, ma Chiellini provando ad anticiparlo subisce fallo commesso dal centravanti. Un tiro di Sensi viene invece deviato da Danilo. L’Inter cerca il gol del vantaggio, ma la Juventus riesce a trincerarsi bene dietro la linea delle palla, difendendo con tutti gli uomini in una sorta di catenaccio negli ultimi dieci minuti del tempo regolamentare. A tre minuti dal novantesimo, Pirlo inserisce Chiesa al posto di uno spento Kulusevski, nel tentativo di ripartire e tenere il pallone nella metà campo avversaria, rialzando il baricentro della squadra. Senza particolari altri rischi i bianconeri riescono a portare a casa il pareggio, quanto basta per andare in finale, in virtù del 2-1 di San Siro. Per i nerazzurri ora resta solo lo scudetto in palio, ma è ormai l’obiettivo dichiarato del club milanese, che rincorre dall’inizio del campionato il Milan di Stefano Pioli.

 

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Juventus-Inter: Tabellino e Highlights

Reti:

Juventus (4-4-2): Buffon, Alex Sandro, Demiral, De Ligt, Danilo, Bernardeschi (McKennie 63′), Rabiot, Bentancur, Cuadrado (Chiellini 82′), Kulusevski (Chiesa 87′), Ronaldo.
Allenatore: Andrea Pirlo

Inter (3-5-2): Handanovic, Bastoni (Kolarov 66′), De Vrij, Skriniar, Darmian (Perisic 58′), Eriksen (Sensi 65′), Brozovic, Barella, Hakimi, Martinez, Lukaku.
Allenatore: Antonio Conte

Arbitro: Maurizio Mariani

Ammoniti: Darmian, Alex Sandro, Perisic, Brozovic

Espulsi:

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