Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden durante il suo discorso al dipartimento di Stato ha annunciato che gli Usa non appoggeranno più la coalizione coordinata dai sauditi per l’offensiva in Yemen.
Importante cambio di rotta presso la Casa Bianca rispetto alle posizioni di Donald Trump. Biden cerca così di riportare la diplomazia al centro del progetto statunitense. Il suo annuncio di interrompere la vendita di alcune armi e di non appoggiare la guerra in Yemen contro i ribelli è un netto passo in avanti verso una nuova visione politica dei conflitti. Biden ha dichiarato “Questa guerra deve finire”. Una decisione in materia di politica estera che ha annunciato al Dipartimento di Stato, una dichiarazione di intenti che definisce chiaramente la fine della politiche del predecessore.
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L’alleanza tra Stati Uniti e Arabia Saudita è una delle questioni più delicate nella gestione della politica estera: per questo le dichiarazioni di Biden non rappresentano una chiusura all’alleanza tra i due paesi ha anzi annunciato il sostegno di Washington, dichiarando che “continuerà ad aiutare e sostenere l’Arabia Saudita nella difesa della sua sovranità” ribadendo però che “L’America è tornata, la diplomazia è tornata”. Il presidente degli Stati Uniti continuerà le relazioni soprattutto per l’interesse geopolitico di contrasto all’Iran.
La gestione dei rapporti con i sauditi
Anche Obama aveva appoggiato l’intervento saudita in Yemen, quando nel 2015 i ribelli avanzarono sotto l’ala protettiva dell’Iran. Dopo l’accordo sul nucleare iraniano perdere l’appoggio del regime saudita già irritato dopo la firma dell’accordo avvenuto in Svizzera. Negli ultimi anni il rapporto tra l’amministrazione Obama e l’Arabia Saudita subì comunque un logoramento fino a far diventare i toni più aspri.
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L’amministrazione Trump e l’abbandono della diplomazia riportarono gli Stati Uniti alla piena collaborazione con l’Arabia Saudita e, in modo progressivo diede una nuova spinta per l’appoggio dei sauditi nella guerra in Yemen. Anche il silenzio di Trump sull’isolamento del Qatar accelerò la nuova crisi nel Golfo del Persico. L’amministrazione Trump non ha mai proferito parole contro la decisione dell’Arabia Saudita di bombardare la popolazione delle Yemen e non interruppe mai la vendita di armi ai sauditi per non rischiare a suo modo di ostacolare il lavoro degli americani nella mediazione e la vendita.