Mario Draghi nell’illustrare il proprio programma di governo durante le consultazioni evidenzia la necessità di porre al centro degli investimenti la scuola.
Secondo il programma illustrato da Mario Draghi durante le consultazioni, la scuola sarebbe al centro degli investimenti da compiere. Non si tratta però solo di una questione economica, Draghi vuole mettere mano anche al calendario scolastico.
Leggi anche -> Governo Draghi, perché Giorgia Meloni non vota la fiducia
Le misure del governo per la scuola
Al centro del nuovo programma di governo stilato da Mario Draghi c’è la scuola. Il futuro premier durante le consultazioni ha evidenziato la necessità di investire nell’istituzione scolastica. Gli investimenti serviranno a potenziare la ricerca universitaria, per far fronte al fenomeno dell’abbandono scolastico ed a quello della carenza di insegnanti.
Già l’anno scorso, durante il meeting di Rimini tenutosi ad agosto, Draghi aveva espresso la necessità di provvedere ad investire maggiormente sulla scuola. In quell’occasione l’ex governatore della Bce disse:“la scuola è la prima spesa produttiva su cui investire”.
Ma Draghi ha parlato anche di rivedere il calendario scolastico per recuperare il tempo perso a causa della pandemia. “C’è un ragionamento da fare su come si può organizzare questo sostegno agli studenti e questo recupero di mesi persi. Ci ha condiviso un primo ragionamento su cose strutturali che hanno a che fare con il calendario scolastico e con il prepararsi per tempo a settembre dell’anno prossimo”. Questo il commento del deputato Alessandro Fusacchia a seguito del colloquio con Draghi.
Sul dare priorità agli investimenti in ambito scolastico non sono però tutti d’accordo. Secondo Vittorio Sgarbi: “Il tempo da qui a fine legislatura è breve sia per fare la riforma della scuola, su cui Draghi si è soffermato, sia per quella della giustizia, che l’Europa chiede e che il premier incaricato ha detto essere possibile solo per la giustizia civile. Tuttavia il caso Palamara rende urgente anche quella penale. Credo che la scuola sia importante, tuttavia i ragazzi non rischiano la morte di covid ma guariscono. Quindi credo sia più urgente il turismo, l’apertura dei ristoranti, dei teatri e dei musei”.