I 69 anni di Vasco Rossi, da Barbara D’Urso alla cover: 5 curiosità inedite

Oggi 7 febbraio 2021 Vasco Rossi compie 69 anni un traguardo importante per l’artista di Zocca, già migliaia gli auguri di compleanno comparsi a commento del suo post Instagram, noi di Cronaka 12, per omaggiare il Komandante, abbiamo pensato di raccogliere cinque curiosità che davvero non potete conoscere.

Compleanno Vasco Rossi curiosità

Il 7 febbraio 1952 a Zocca, comune di 5000 abitanti in provincia di Modena veniva al mondo da Mamma Novella Corsi e da Papà Giovanni Carlo colui che unanimemente viene riconosciuto come il cantante numero uno assoluto del panorama musicale italiano: Vasco Rossi. Di Vasco, del Blasco o del Komandante a seconda di come preferite chiamarlo si sa praticamente tutto. Dagli esordi a Punto Radio alla fuga dai Salesiani di Modena, dalla scuola Tanari di Bologna al Dams, dall’ultimo posto a Sanremo nel 1982 ai trionfi di San Siro fino all’ultimo gioiello “Una canzone d’amore buttata via” online dal 1 gennaio 2021

 

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Il compleanno di Vasco Rossi: cinque curiosità inedite

Ma ci sono almeno cinque piccole curiosità che riguardano Vasco che davvero non potete conoscere. Eccole nel dettaglio.

Partiamo dal nome. Vasco ha un nome decisamente poco comune, soprattutto nell’Emilia Romagna degli anni cinquanta. Il nome è l’omaggio di Papà Giovanni Carlo ad un commilitone con cui aveva condiviso il dramma del campo di concentramento nazista. Carlino, così era soprannominato Rossi senior, morto di infarto nel 1979 si ribellò al giogo nazifascista e ne pagò l’amaro e doloroso prezzo. Così come il suo commilitone, Vasco, che dal lager non tornò mai a casa.

Il gossip. Eh si anche Vasco Rossi è stato “vittima” dei giornali rosa. Accadde nel 1980, l’anno di “Colpa d’Alfredo” quando il Blasco ebbe una relazione con Barbara D’Urso. Al tempo avevano rispettivamente 27 e 23 anni. Il singolo “Brava” del 1981, presente nell’album “Siamo Solo Noi” è dedicato a lei.

Sanremo. Della partecipazione di Vasco al Festival del 1982 si è scritto molto. Dal ridicolo piazzamento di “Vado al Massimo” al fatto che fosse poco lucido al mic drop. Cosa accadde veramente lo spiega proprio il Komandante. “Ero in playback e volevo fare come Mick Jagger” e quindi il microfono è stato tolto dall’asta e messo in tasca in segno di sfida. Ma il microfono cade a terra lanciando un suono sordo e stridulo: “Mica potevo girarmi a raccoglierlo. Ho tirato via dritto”.

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La cover di grande successo. Vasco ha sempre scritto le sue canzoni, sempre con forza sempre con originalità tranne una volta. Parliamo di “Una nuova canzone per lei” brano presente nell’album del 1985 “Cosa succede in città”. La canzone originale è “With a Shake of Her Head”, dei Blizzard, un gruppo italo inglese dei favolosi anni 80. Il cantante, tal Douglas Meakin, diventerà famoso come voce solista dei Superobots, il gruppo che ha all’attivo hit assolute come il 45 giri con “Il grande Mazinger” sul lato A e Jeeg Robot” sul lato b “Grand Prix e il campionissimo”, “Daltanious” e “Supercar Gattiger”.

Albachiara. E’ la canzone per eccellenza di Vasco Rossi. La canzone compare per la prima volta nel 1979 come settima traccia di “Non siamo mica gli Americani” l’album di esordio del Blasco. Albachiara è in realtà Giovanna, la figlia al tempo tredicenne del titolare del bar sotto casa della famiglia Rossi a Zocca. Il giovane Vasco, al tempo la guardava dal balcone di casa andare e tornare da scuola. E ne immaginò la vita. Quando Rossi rivelò a Giovanna che fosse lei la musa ispiratrice la, ragazza ormai giovane donna, si arrabbiò tantissimo. Vasco per “chiedere scusa” scrisse per lei “Una canzone per te” secondo singolo del disco del 1983 “Bollicine”. Due capolavori al prezzo di una…Musa.

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