La tragica vita di Karin Schubert, il dramma dell’attrice: il declino e il tentato suicidio, cosa la spinse a quei gesti.
In molti la ricordano per aver interpretato Fiamma in “Quel gran pezzo dell’Ubalda tutta nuda e tutta calda”, pellicola ‘vietata’ diretta da Mariano Laurenti e che sdoganò definitivamente Edwige Fenech. Stiamo parlando di Karin Schubert, tedesca ma naturalizzata italiana, attrice che ha avuto una vita difficile.
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Tra i film che ha interpretato negli anni ci sono I due maghi nel pallone, Vamos a matar companeros, Scusi, ma lei le paga le tasse?, Gli occhi freddi della paura, Barbablù, L’attentato, La punizione, fino ad arrivare alla svolta degli anni Ottanta. Infatti, abbandonate le vesti dell’attrice erotica, ebbe ruoli in film pornografici.
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Karin Schubert, cosa è accaduto all’attrice: il dramma della sua vita
Una scelta che non fu semplice quella dell’attrice di origini tedesche che in Italia trovò la sua piena affermazione. Scelta legata a una pesantissima situazione familiare. Il figlio della donna aveva infatti problemi di tossicodipendenza e lei per evitare di essere percossa dal giovane, diventato violento e bisognoso continuamente di soldi, aveva accettato il ricatto del cinema porno, ma anche addirittura delle telefonate erotiche in diretta.
Quelle vicende personali vennero raccontate dall’attrice per la prima volta in un’intervista al Maurizio Costanzo Show: di fatto Karin Schubert fu la prima in Italia a denunciare pubblicamente il sistema di ricatti dietro l’industria del porno. Qualche anno dopo, nel 1994, arrivò il suo primo tentativo di suicidio a base di vodka e barbiturici. Si scoprì così che la donna viveva in una grave situazione economica. Un paio di anni dopo, il nuovo tentativo di suicidio, con il monossido di carbonio. Intervistata da ‘Il Fatto’ di Enzo Biagi, denunciò anche la violenza subita dal padre quando aveva 11 anni. Negli ultimi anni, di lei si sono perse le tracce: una delle ultime interviste, nella trasmissione Stracult.