Inter a rischio fallimento. Suning è alla ricerca di 200 milioni di euro per risanare il bilancio
Tempi duri per le finanze dell’Inter. Come riportato dal Financial Times, Suning, deve risanare le casse nerazzurre che hanno subito una perdita di 200 milioni di euro. La pandemia relativa al Covid-19 non ha di certo aiutato la situazione, situazione aggravata anche dall’alto monte ingaggi complessivo della squadra e dello staff.
Per contrastare questa pesante crisi, Suning, sta cercando nuovi investitori per cercare di ridurre il passivo entro la fine dell’anno.
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Inter fallimento, passivo di 200 milioni: contatti con fondi di investimento
Anche la mancata qualificazione agli ottavi di Champions League ha influito nell’arrivare ad un passivo così pesante. Solamente il raggiungimento degli ottavi avrebbe portato nelle casse nerazzurre circa 10 milioni di euro, a questa cifra si sarebbero aggiunti anche gli introiti derivanti dai due match di andata e ritorno del turno.
Inoltre va sempre ricordato che dopo aver speso 270 milioni di euro per acquisire il club nel 2016, Suning ha speso centinaia di milioni in euro per giocatori importanti e da un alto ingaggio come Romelu Lukaku e Christian Eriksen per cercare un ritorno ai vertici del calcio italiano ed europeo. In più, il tecnico, Antonio Conte gode di un ingaggio annuale pari a 12 milioni.
In aggiunta, l’Inter, ha ancora sotto contratto l’ex allenatore Luciano Spalletti con un ingaggio complessivo da 5 milioni di euro all’anno.
Il club, in ogni caso, continua ad avere contatti con BC Partners e con altri potenziali investitori, tra cui hedge fund importanti come Ares Management e Fortress Investment Group, di proprietà di SoftBank. Tra gli altri, che stanno monitorando la situazione, figura il gruppo di private equity svedese EQT e Arctos, con sede negli Stati Uniti.
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