Governo Draghi, Davide Casaleggio annuncia che saranno i militanti a dire sì o no alla fiducia. Domani nella delegazione forse anche Grillo
Seconda giornata di consultazioni per Mario Draghi. Questa mattina alla Camera ha incontrato il gruppo delle Autonomie del Senato e nel pomeriggio tocca ai rappresentati di Fratelli d’Italia, Forza Italia, Partito Democratico, Leu e Italia Viva. Per quanto riguarda le ultime tre formazioni l’appoggio è essere scontato.
Domani incontri decisivi con Movimenti 5 Stelle e Lega. Se l’ex governatore della Banca D’Italia dovesse rilevare l’esistenza della maggioranza lo comunicherà nel pomeriggio a Mattarella. Oggi è Roma c’è anche Davide Casaleggio, presidente dell’associazione Rousseau e figlio del co-fondatore del Movimento Gianroberto Casaleggio.
Ha dichiarato di aver incontrato ministri e parlamentari pentastellati e che c’è consenso che l’unico modo per avere coesione è “chiedere agli iscritti di Rousseau”. Rimettere la parola alla base del Movimento è quindi il metodo dei pentastellati superare le divisioni che ci sono in seno al gruppo tra chi è favorevole o meno alla fiducia.
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Governo Draghi, domani c’è anche Grillo? Il no della Meloni
Non c’è l’ufficialità ma anche altro fondatore del Movimento, Beppe Grillo, dovrebbe far parte della delegazione che domani alle 12.15, dopo la Lega, incontrerà il Presidente del Consiglio incaricato.
Giorgia Meloni di Fratelli d’Italia ha ribadito che nell’incontro con Draghi è stato confermato il no al voto di fiducia perché “mai al governo con Pd, M5S e Matteo Renzi” ha detto la leader insistendo sul voto anticipato.
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Italia Viva sosterrà il governo indipendentemente dai nomi dei ministri con Renzi che afferma di dover rispondere all’appello del Presidente della Repubblica parlando come se non avesse provocato la crisi di governo: “Chi oggi pone veti nei confronti di altri non solo commette un errore politico”.