Covid Campania, De Luca punta il dito contro la riapertura delle scuole: “Pressioni da ministro”. Si va verso la chiusura?
Nella consueta diretta via Facebook del venerdì il governatore campana Vincenzo De Luca ha parlato dell’aumento di contagi registrati in regione: “Da una settimana viaggiamo con un tasso di positivi estremamente pesante, 1500 nuovi casi”, ha detto. Il tasso di contagio è aumentato del 10%.
Ancora una volta De Luca chiama in causa il governo affinché prenda decisioni nazionali e, di nuovo, individua nelle cause del contagio due principali fattori, la scuola e la movida.
Le lezioni in presenza (anche se al 50%) negli istituti superiori sono riprese il 1 febbraio mentre sulla movida punta il dito contro i pochi controlli che ci sono stati con la zona gialla. Gli altri due temi trattati dal governatore sono state le ordinanze anti-Covid e la campagna di vaccinazione.
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Covid, Campania. De Luca: “Dobbiamo agire subito”
Sulla scuola ha fatto intendere che arriverà una nuova ordinanza e che “il peggior ministro dell’Italia Repubblicana (riferimento alla Azzolina, N.d.R) ha esercitato pressioni” per la riapertura.
De Luca si rivolge da genitore ai genitori campani definendo delicata “la non frequenza scolastica” ma citando i dati forniti dalla Asl elenca i numeri di nuovi positivi a partire dalle fasce d’età più piccole.
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È una situazione “che non possiamo reggere”, dice il governatore e che le decisioni da prendere devono essere sulla prevenzione altrimenti tra un mese “avremo magari le terapie intensive già ingolfate“.