A Gerusalemme il lockdown imposto dal governo non ha fermato gli ebrei ortodossi: in migliaia hanno partecipato al funerale di un influente rabbino morto per Covid.
Israele sta vivendo il suo terzo lockdown nazionale dallo scoppio della pandemia. Nonostante i divieti imposti dal governo, da Gerusalemme arrivano immagini incredibili. Migliaia di haredim, ossia gli ebrei ortodossi, hanno violato le regole anti Covid per partecipare al funerale di Rabbi Meshulam Dovid Soloveitchik, un influente rabbino morto proprio in seguito alle complicanze legate al virus.
Il risultato è stato un fiume di persone assembrate in strada durante le esequie dirette verso un cimitero cittadino. Il rabbino, che aveva 99 anni ed era a capo della scuola religiosa “Brisk”, aveva contratto l’infezione nelle scorse settimane. Secondo le stime ufficiali, avrebbero partecipato al suo funerale circa 20mila fedeli.
This funeral in Jerusalem today of a Rabbi who died of Covid (yes the irony) shows Israeli gov just does not want to or is unable to enforce lockdown when it comes to Hasidic/Haredi community. Last night anti-Netanyahu protesters were attacked by police. pic.twitter.com/0KvjkwhQV2
— Louis Fishman لوي فيشمان לואי פישמן (@Istanbultelaviv) January 31, 2021
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Le proteste contro il lockdown in Israele
Proprio nelle ore delle esequie di Rabbi Meshulam Dovid Soloveitchik, il governo ha preso la decisione di prolungare il lockdown nazionale almeno di un’altra settimana, imponendo il rispetto del distanziamento sociale. I rabbini di alcuni gruppi dall’inizio della pandemia hanno sempre dato ordine di non rispettare le norme anti Covid, rifiutandosi di chiudere le sinagoghe e i luoghi di culto.
Secondo i media israeliani, la polizia durante il funerale del rabbino avrebbe impedito ad altre centinaia di persone di partecipare, bloccando fuori da Gerusalemme auto e mezzi pubblici diretti alla cerimonia. Secondo quanto riportato da “Haaretz“, un portavoce delle forze dell’ordine avrebbe ammesso che gli agenti, di fronte a una simile affluenza, non sono stati in grado di far rispettare le regole imposte per il contenimento dei contagi.
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Nelle ultime settimane si sono registrati numerosi scontri in diverse aree del Paese tra polizia e gruppi ultraortodossi. Il premier israeliano, Benyamin Netanyahu, ha richiamato tutti i cittadini al senso del dovere, sottolineando che questo deve essere un momento di unità. “Ci sono assembramenti in tutti i settori – ha dichiarato – Devono cessare subito, e occorre che non si facciano strumentalizzazioni politiche”.