Bastano nove minuti per ipotecare la vittoria. L’Hellas riduce le distanze con Colley
Roma-Verona: Tabellino e Highlights
Roma-Verona 3-1, Cronaca, Tabellino ed Highlights
Roma-Verona: Tabellino e Highlights – In un momento più che agitato per lo spogliatoio la Roma affronta l’Hellas Verona nel posticipo di campionato per conquistare tre punti che possono valere il controsorpasso alla Juventus e il terzo posto provvisorio, a soli sei punti dal Milan capolista. Senza Edin Dzeko, escluso volontariamente da Paulo Fonseca, per i giallorossi è Borja Mayoral a guidare l’attacco. Dopo le voci di mercato su un possibile scambio con Sanchez dell’Inter, il bosniaco non conosce il suo futuro, mentre i giallorossi dovranno riuscire a cavarsela senza il loro capitano. Allo Stadio Olimpico il Verona si presenta con la difesa più solida della Serie A, per quanto abbia avuto fino a questo momento problemi ben più significativi in attacco. A dispetto dell’arrivo di Kevin Lasagna dall’Udinese nella campagna di calciomercato di gennaio, il tecnico Ivan Juric decide però di riporre fiducia nell’ex di questa gara, quel Kalinic che quest’anno non sembra ancora aver trovato il feeling giusto con il gol. Dopo dieci minuti la difesa della squadra di casa fa però subito i conti con i guai fisici, perché Smalling è costretto a essere sostituito dopo un problema muscolare che gli impedisce di correre normalmente. Evidentemente un classico impedimento a freddo, ma la cui entità sarà verificata nei prossimi giorni. Entra così Kumbulla già al 12′, con Ibanez che passa al centro del terzetto difensivo. Squadre speculari con entrambe le formazioni schierate con il 3-4-2-1.
Show giallorosso
La fase di studio dura circa venti minuti, perché da questo momento Mkhitaryan e compagni saliranno in cattedra segnando addirittura tre gol in soli nove minuti alla difesa che finora in campionato ne aveva subiti meno. Prima Mancini al 20′, poi lo stesso armeno due minuti dopo, infine Borja Mayoral, che con una media gol mostruosa sembra di fatto chiudere la partita già al 29′. Un minuto prima del vantaggio giallorosso è stato di fatto l’infortunio di Dawidowicz, con il polacco costretto momentaneamente a uscire, ad aver influenzato negativamente il rendimento della retroguardia gialloblù. Quanto basta per un attacco letale come la Roma per colpire e forse anche affondare. Juric spinge subito i suoi a reagire al grande svantaggio rimediato in pochi minuti, ma i tentativi in avanti di Kalinic, Zaccagni e Barak vengono prontamente arrestati da Kumbulla e Ibanez. Inoltre i padroni di casa in attacco non sembrano essersi accontentati, perché Spinazzola continua a rendersi molto pericoloso sulla fascia sinistra, mentre con le sue percussioni Mkhitaryan mette paura alla difesa veneta con un paio di altre conclusioni pericolose che mettono paura a Silvestri. Di fatto dopo una mezz’ora equilibrata la Roma si è accesa e ha costruito il vantaggio di tre gol, poi è stata capace di non subire nulla, suscitando grandi ripercussioni psicologiche nei gialloblù. L’Hellas ha perso entusiasmo e convinzione, ma Juric è necessariamente costretto a fare qualcosa e rivitalizzare lo spogliatoio durante l’intervallo.
La ripresa
L’allenatore ed ex centrocampista croato non ci pensa due volte e a inizio secondo tempo butta nella mischia il neoacquisto Lasagna al posto di uno spento Kalinic. La prima occasione però non è per l’Hellas, obbligata a inseguire, bensì ancora della Roma, con un geniale Mkhitaryan che riesce a servire con un assist Veretout da solo davanti a Silvestri. Il francese riesce a toccare il pallone ma non a inquadrare la porta. A questo punto Juric capisce di dover optare per un triplo cambio, nella disperata speranza di spingere i suoi a una disperata rimonta. Dentro Bessa, Dimarco e Colley al posto di Ilic, Faraoni e Zaccagni. Poco dopo in un quattro contro tre in contropiede la Roma riesce a creare una nuova opportunità, ma questa volta è il portiere Silvestri a opporsi al tiro con una parata decisiva. Una flebile speranza per una squadra che in avanti sta facendo ancora troppo poco, nonostante il netto svantaggio. Tra i gialloblù è Colley a presentarsi con maggiore convinzione dalle parti di Pau Lopez, ma la difesa di casa riesce a contenere i tentativi del gambiano. Buon impatto sulla partita da parte del cugino del Colley difensore della Sampdoria. Non a caso dopo altri tre minuti di gioco sarà proprio il quasi 21enne a trovare il gol della bandiera di testa grazie a un cross prezioso dalla fascia destra di Bessa. Di fatto il Verona riesce a ridurre la distanza nel punteggio con i giallorossi grazie al contributo di due suoi cambi a solo qualche minuto dalla sostituzioni. La Roma riprova a chiudere la partita con la ricerca del quarto gol, ma è ancora Silvestri ad opporsi con una parata di piede simile a quella precedente. Sono già due gli interventi decisivi da parte dell’estremo difensore dell’Hellas contro i temibili attaccanti giallorossi. Dopo lo squillo di Colley il Verona non riesce a superare di nuovo la difesa dei padroni di casa, con Fonseca che riesce a gestire i suoi anche in ottica Juventus, dato che la sfida di ritorno con i bianconeri sarà già sabato prossimo e in casa dei campioni d’Italia. Al 71′ in campo Cristante al posto di Villar, mentre Juric risponde all’80’ con Udogie che subentra a Ceccherini. Nel finale addirittura tripla sostituzione per il tecnico portoghese. Peres, Diawara e Perez per consolidare il risultato di 3-1, che vale per la Roma il terzo posto provvisorio, a soli sei punti dalla vetta della classifica. L’Hellas meglio nel secondo tempo, ma i nove minuti di black out sono costati caro a quella che in realtà, come detto, è una delle difese più forti del campionato.
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Roma-Verona: Tabellino e Highlights
Reti: Mancini 20′, Mkhitaryan 22′, Mayoral 29′, Colley 62′
Roma (3-4-2-1): Pau Lopez, Ibanez, Smalling, Mancini, Spinazzola, Veretout (Diawara 86′), Villar (Cristante 71′), Karsdorp (Peres 86′), Pellegrini, Mkhitaryan, Mayoral (Perez 86′).
Allenatore: Paulo Fonseca
Verona (3-4-2-1): Silvestri, Ceccherini (Udogie 80′), Gunter, Dawidowicz, Lazovic, Ilic (Bessa 57′), Tameze, Faraoni (Dimarco 57′), Zaccagni (Colley 57′), Barak, Kalinic (Lasagna 46′).
Allenatore: Ivan Juric
Arbitro: Marco Piccinini
Ammoniti: Pellegrini, Faraoni, Kumbulla
Espulsi: –
Highlights QUI
https://www.youtube.com/watch?v=VdQHpKFJS64