Alberto Angela, tramite il proprio profilo Facebook, ha scritto una commovente lettera dedicata alla libraia Enza
Tramite Facebook, il noto paleontologo e divulgatore italiano Alberto Angela, ha scritto una lettera molto profonda nella quale racconta la storia di Enza, una libraia e sua vecchia conoscenza. Una “semplice” libraia guarita dal Covid, che ha vinto la sua battaglia contro il virus e ha regalato scatole piene di libri a medici e infermieri, come ringraziamento per il loro lavoro e per essere stata accudita con premura e dolcezza.
Questo l’incipit della lettera di Alberto Angela: “Oggi vorrei raccontarvi una storia. Una storia vera, non immaginaria, che parla di sofferenza, condivisione e altruismo nel senso più nobile”.
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Alberto Angela su Facebook: La storia di Enza la libraia
“Enza è un esempio dei tanti librai che in questi anni lottano per diffondere (e difendere) il sapere e la cultura nel nostro Paese. Purtroppo qualche settimana fa ha contratto il Covid-19, ritrovandosi in poche ore ricoverata in ospedale, sotto ossigeno, con polmonite da Covid. Ha attraversato momenti di sconforto e di paura. Grazie a piccoli e costanti miglioramenti, ha cominciato a vedere la luce in fondo al tunnel: le hanno prima tolto la maschera a ossigeno, poi è stata trasferita in un hotel trasformato in presidio ospedaliero per essere seguita nella lenta guarigione Enza ha attraversato momenti di sconforto e di paura. Ma i medici e gli infermieri l’hanno aiutata anche psicologicamente. Come lei stessa mi ha scritto, «assistiamo a riprese e peggioramenti nel reparto in una situazione che sta richiedendo tutto l’amore, la dedizione che un essere umano possa usare per aiutare un suo simile». Enza dice che quello che le rimarrà per sempre dentro è l’infinita gratitudine nei confronti di chi l’ha accudita e le ha permesso la graduale guarigione: i medici e gli infermieri”.
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Il dono di Enza per dottori e infermieri: scatoloni di libri per ringraziarli
Alberto Angela definisce questa storia come un qualcosa che ha unito due mondi: quello della cultura e quello della medicina.
“Nel vivere questa drammatica esperienza, ad un certo punto, Enza si è chiesta come potesse dimostrare la propria gratitudine e la stima a queste persone. La risposta le è sorta spontanea guardando alle sue passioni, a quello che, come per medici ed infermieri, la rende felice ogni giorno di fare il suo lavoro: i suoi libri. È così, ha fatto arrivare dalla sua libreria degli scatoloni pieni di libri da regalare a chi le ha salvato la vita. In questo gesto io ho visto tante cose. Ho visto due mondi che si incrociano, quello della cultura e quello della medicina. Tra quei libri c’era anche una copia del mio ultimo volume, come Enza mi ha raccontato, ma è stato solo un caso. Non è invece casuale quello che è stampato al suo interno: il libro è dedicato proprio alle categorie dei medici e degli infermieri. E sono felice che una copia sia giunta proprio nelle mani di uno di loro. Per me è un grande onore. Grazie! Grazie a tutti voi per il sacrificio che state facendo”.
Carissimi,
oggi vorrei raccontarvi una storia. Una storia vera, non immaginaria, che parla di sofferenza, condivisione…Pubblicato da Alberto Angela su Venerdì 15 gennaio 2021